Maurizio Lupi

 Scuola: non rinunciamo a noi stessi per piacere agli altri
Settembre 25, 2012

Scuola: non rinunciamo a noi stessi per piacere agli altri

Chi viene da paesi e culture diverse dalla nostra non va ghettizzato a scuola. Ma deve conformarsi con la nostra società, noi non possiamo annacquare ciò che siamo per piacere agli altri. Giusto?

Capisco la preoccupazione del ministro Profumo sulla necessità che la scuola non ghettizzi chi viene da altri Paesi e ha tradizioni culturali diverse dalla nostra. Ciò nonostante io credo che questa attenzione debba evitare di scadere nel relativismo.
Leggi anche “Lo Stato risparmia sostenendo le scuole paritarie
La nostra religione, così come i programmi scolastici, è la testimonianza dei valori su cui si fonda la nostra società. Chi viene dall’estero non può non confrontarsi con questo. Non possiamo annacquare ciò che siamo per far piacere agli altri.
E’ solo ripartendo dal riconoscimento della nostra cultura, fondata sulle radici giudaico-cristiane, che è possibile instaurare un dialogo vero con chi è diverso da noi. Siamo convinti che il ministro Profumo terrà conto di questo, nel pur giusto intento di aggiornare i programmi scolastici, in una societa’ multietnica.

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7 thoughts on “Scuola: non rinunciamo a noi stessi per piacere agli altri

letizia rosatisays:

Sono una docente, e senza timore di essere lontana dalla verità, sono scandalizzata dal livelllo decisamente mediocre della gran massa dei docenti di religione reclutati per conoscenza dalle diocesi e poi stabilizzati con un concorso farsa. La CEI, la chiesa hanno dato troppo spesso le perle ai porci! Sono per la revisione del concordato e sarebbe molto più dignitoso eliminare tale insegnamento. Non è con questa conservazione di posizione che si salverà la cultura cristiana o l’educazione dei nostri giovani. La cura non è certo il relativismo ma neanche quello che adesso c’è! Entrate nelle scuole e vedete? dove vivete? L’eperienza del GIus nei licei milanesi è fantascienza. L’ordinario invece è la partita a carte o simili amenità dato che questi docenti non sono attrezzati culturalmente per rispondere alle grandi domande di questo tempo storico. In origine l’assegnazione delle cattedre di religione fu usata in modo inadeguato e clientelare, è stata una qualsiasi sistemazione di lavoro ma non di valori, concepita come un’opera umanitaria di beneficenza, un ammortizatore sociale per brave personcine accreditaste nelle curie, inzomma troppo spesso uno schifo alla stregue delle peggiori politiche sindacali per mero consenso popolare. Lo dico con dolore da insegnante cattolica che troppo spesso si è dovuta vergognare! Per coerenza con quanto scritto mio figlio non si avvale di tale insegnamento.

lorenzo tonionsays:

i ghettizzati siamo noi! chi viene dall estero se vuole restare, si deve adattare a noi e non il contrario! quando andiamo in viaggio ci dicono ed è scritto, di stare attenti alle leggi dei paesi che visitiamo e ripettarle, loro devono fare altrettanto da noi, ma basta con le solite storie di discriminazione al contraro, verso noi, perche a casa loro se rubano , tagliano le mani e a casa nostra ridono a crepapelle delle nostre leggi democratiche e fanno le peggiori barbarie! e se ne fregano altamente di andare in prigione! come fanno in altri stati, dobbiamo anche noi vietare l’ingresso a chi si presenta come presunto rifugiato, non è ne razzismo ne ghettizzazione, ma autotule doverosae obbligatoria! e voi siete tenuti e pagati a tutelare prima gli italiani e non gli stranieri, io dopo 20 anni di tasse e previdenza sono disoccupato da 6 anni e nessuno mai del centro per l’impiego di treviso mi ha mai una sola volta trovato un impiego! ma perche i miei soldi che vanno nelle loro buste paghe che invece trovano lavoro in 48 ore da lampedusa a treviso a questi qua senza nemmeno aver comprato un caffè ed aver quindi pagato l’iva al nostro stato di un caffè e danno casa gratis, lavoro e soldi anche miei quindi, della mia parte di previdenza e tasse pagate e a me hanno solo dato 7 mensilità di assegno di disoccupazione? su 20 anni? e agli altri con zero giorni di versamento regalano tutto a loro e parenti compresi? io in casa mia a piedi e loro dopo due giorni in macchina e far stupri come ringraziamento per tutto questo regalar loro soldi casa etc!? ma cosa state a fare voi in politica? ma come gestite i nostri soldi? dove sta scritto che dovete per forza accettare tutti e regalare i nostri soldi e case destinate per noi!? e poi fate le pubblicita contro chi evade? ma gli devono dare una medaglia a chi evade e si ribella a queste ladrate legalizzate! altro che dividere per imperare e far fare le solite guerre fra poveri a far istigare delatori per raschiare sempre di piu nel fondo delle tasche dei poveri !

Elena Bardellisays:

Sono una docente di religione di scuola secondaria di II grado, con 2 titoli accademici in ambito teologico (Magistero e Licenza). Sono stata immessa in ruolo cinque anni fa, dopo aver superato il concorso.
Vorrei precisare che durante le mie ore di insegnamento NESSUNO gioca a carte o legge il giornale o gioca on il cellulare o ascolta musica o perde tempo…. Cosa che purtroppo avviene, invece, con altri insegnanti curricolari…I ragazzi avvalentisi lavorano alle attività didattiche da me proposte in modo serio….tanto per precisare.

Tamarasays:

Giusto: siamo in Italia:se uno straniero ha un’altra religione,che predichi a (in) casa sua!!

Tamarasays:

Ma come ho scritto??’giusto: siamo in Italia: etc’ ..Il sonno..

Grazie per il tuo commento. Più che la religione io punto sulla diversa cultura: in ogni caso non è giusto che noi rinunciamo alla nostra.

Antonietta Grillosays:

On.Maurizio Lupi
Approvo tutto quello che ha scritto sulla tematica. Le nostre radici giudaico-cristiane rappresentano la nostra identità.Siamo abbastanza tolleranti a volte ho l’impressione che è per questo che scelgono l’Italia altrimenti perchè non andare altrove? Forse da noi vige il principio del “tutto è permesso”.Sono abili a far valere i diritti ,la nostra Costituzione la conoscono bene come il nostro codice penale ,così garantista.

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