
Lazio: fare politica in modo diverso si può
Dopo le parole del cardinal Bagnasco, torno sullo scandalo Lazio. Rappresenta una grande occasione per un Pdl che vuole rinnovarsi andando a toccare cariche e nomenclature. Ecco l’intervista a Il Messaggero
“Sprechi vergognosi”: così il card. Bagnasco ha definito ciò che emerge dallo scandalo Lazio, sintetizzando il pensiero di tutti. Leggi anche “Sprechi vergognosi: partiti educhino e selezionino classe politica“.
Nell’intervista del 24 settembre 2012 a Il Messaggero, non ho usato mezze parole:
SULLA POLVERINI > la governatrice Polverini ha fatto proprio il suo sdegno nell’intervento al Consiglio regionale ed è subito intervenuta duramente tagliando enormi sprechi e benefit. Questa è la strada giusta e per questo ha il nostro sostegno per continuare a governare il Lazio. Lo scandalo vero è che tutti nel Consiglio fossero d’accordo (di tutti i partiti). Ogni consigliere riceve 100 mila euro per fare attività politica sul territorio quando noi parlamentari del Pdl ne abbiamo 5 mila.
AZZERARE UN PARTITO > Angelino ha la grande occasione per toccare coordinatori, cariche e nomenclature. Senza vittime e carnefici ma visto che siamo tutti responsabili, dobbiamo dare un segnale con dieci passi indietro prima che siano i cittadini a farceli fare prendendoci letteralmente a calci.
Leggi anche “Caso Regione Lazio interroga tutti i partiti”
LOMBARDIA VIRTUOSA >c’è anche chi vuole usare il Lazio per far cadere Formigoni. I reati li verifica la magistratura ma visto che la Lombardia ha 20 anni di governo virtuoso che viene usato come esempio di efficienza per gestire la cosa pubblica, per Formigoni parla la buona politica.
LA QUESTIONE DI FONDO > dove formiamo, selezioniamo e educhiamo la nostra comunità politica? Assistere a ciò che succede nel Lazio è un pugno nello stomaco per i cittadini ma anche per chi fa politica in altro modo e con altri obiettivi. Fai politica solo per gestire il potere e avvantaggiartene o fai politica per rendere concreti ideali in cui credi? Ugo Sposetti, amico e storico tesoriere dei Ds, in un’intervista a Repubblica ha detto in maniera molto semplice: «neanche Gesù può impedire a uno di rubare». Credo che, mai come ora, occorra fuggire dalla tentazione, descritta mirabilmente da Eliot, di «sognare sistemi talmente perfetti che nessuno avrebbe più bisogno di essere buono». Dovremmo piuttosto preoccuparci di educare gli uomini ad «essere buoni». Questo è, secondo me, il tema centrale. Via il sussidiario.net
UN ESEMPIO CONCRETO > un esempio concreto di questo percorso per rispondere all’emergenza educativa di chi si impegna in politica è la Summer School organizzata con Fondazione Costruiamo il Futuro e tanti altri soggetti e amici che fanno politica in un certo modo. 500 giovani hanno vissuto per la seconda edizione tre giorni di formazione e convivenza a Sorrento. Ecco maggiori dettagli.
Leggi la contro copertina del mio libro “La prima politica è vivere“, testimonianza di un modo diverso di fare politica.
7 thoughts on “Lazio: fare politica in modo diverso si può”
E’ tutto vero quello che ha scritto nell’articolo ed è estremamente urgente…ma come pensa di realizzarlo all’interno della sua coalizione?
Perchè non provare un nuovo gruppo con le forze sane dei vari schieramenti e con nuovi elementi?
Io penso che sia questo che l’elettore cerchi, perchè i disonesti li conosciamo bene e non credo che ci sia qualcuno disposto a farsi derubare e prendere in giro ancora…
C’è il tempo per lanciare una proposta ad altri: se poi non va e non la fanno rientrare ….tanto di guadagnato!
Caro Maurizio, si gli scandali dei politici approfittatori fanno paura e rattristano, ma il punto in questo momento mi sembra un altro. Il PDL è bloccato, senza una prospettiva, senza una proposta ragionata e non populista perchè il Presidente Berlusconi non ha ancora interiorizzato che per salvare la sua creatura deve ormai lasciarla andare con le sue gambe. Perchè sputtanare così il partito, dovo avere annunciato mesi fa che si sarebbero tenute le primarie? Diamo l’opportunità ad un nuovo leader di manifestarsi (e tu Maurizio avresti numeri e ragioni per presentarsi) oppure il centrodestra resterà annientato ed incapace di riprendersi almeno per un ventennio. Non ce la fate proprio a convincere Berlusconi?
Grazie per la tua opinione!