
Ennesima domenica di sangue dei cristiani della Nigeria
Il bollettino di guerra purtroppo non si ferma. Anche oggi siamo costretti a commentare la notizia dell’ennesimo attacco ad una chiesa in Nigeria
L’ATTACCO > Purtroppo un’altra domenica di sangue: un’autobomba durante la messa a Kaduna, nord della Nigeria, ha provcocato almeno tre morti e alcuni feriti. Leggi “Nigeria: autobomba vicino chiesa,3 morti” via ansa.it
IL NOSTRO IMPEGNO > Non possiamo permettere che l’indifferenza prevalga davanti a questo genocidio, a questa violenza cieca nei confronti dei cristiani. Abbiamo già chiesto e continuiamo a chiedere alle istituzioni internazionali, alla Comunità Europea e a tutti coloro che hanno a cuore la democrazia di mobilitarsi per fermare questa strage.
Leggi anche “Delegazione della Nigeria alla Camera per i cristiani”
Senza libertà religiosa, infatti, non può esserci democrazia.
FIRMA E DIFFONDI LA PETIZIONE PER DIFENDERE I CRISTIANI DELLA NIGERIA
3 thoughts on “Ennesima domenica di sangue dei cristiani della Nigeria”
Ancora una volta nel giorno del Signore si consuma il martirio. Grati a qsti nostri fratelli che non desistono nel testimoniare il Risorto, sicuramente non possiamo permettere che questo massacro continui. Ho già firmato da tempo qsta petizione e inviterò altri a farlo. Qsta sera in un incontro con amici proporrò di pregare perchè in ogni angolo del mondo sia possibile vivere la fede in Gesù in libertà. Grazie a te perchè ci sfidi ad essere desti anche su questo tema.
Come sostiene il messaggio per la Giornata mondiale della pace 2011, è importante che proseguiamo il nostro dialogo sulla sostanza della libertà religiosa, sul suo legame fondamentale con il concetto di verità e sulla differenza esistente tra di essa e una forma di relativismo che si limita a tollerare la religione, considerandola con una certa ostilità. «Pertanto — si legge nel Messaggio —, la libertà religiosa va intesa non solo come immunità dalla coercizione, ma prima ancora come capacità di ordinare le proprie scelte secondo la verità. Una libertà nemica o indifferente verso Dio finisce col negare se stessa e non garantisce il pieno rispetto dell’altro. Una volontà che si crede radicalmente incapace di ricercare la verità e il bene non ha ragioni oggettive né motivi per agire, se non quelli imposti dai suoi interessi momentanei e contingenti, non ha una “identità” da custodire e costruire attraverso scelte veramente libere e consapevoli. Non può dunque reclamare il rispetto da parte di altre “volontà”, anch’esse sganciate dal proprio essere più profondo, che quindi possono far valere altre “ragioni” o addirittura nessuna “ragione”. L’illusione di trovare nel relativismo morale la chiave per una pacifica convivenza, è in realtà l’origine della divisione e della negazione della dignità degli esseri umani».