
Cosa impariamo dalle elezioni negli Stati Uniti?
Il prossimo presidente degli Stati Uniti sarà Barack Obama per proseguire con il secondo mandato. Ecco le mie considerazioni ad Agorà su ciò che cambia per l’Italia e per l’Europa e soprattutto su ciò che la nostra politica può imparare da queste elezioni
CONFRONTO DURISSIMO > Non è vero che il confronto tra i due candidati non sia duro. Anzi, è durissimo. Perfino Obama ha cambiato strategia andando ad affondare attacchi pesanti contro il suo avversario. Non raccontiamoci favole. Leggi gli articoli nello speciale del Corriere della Sera
COSA IMPARA L’ITALIA > Ma a me piace credere che l’Italia possa imparare da queste elezioni soprattutto sul modo di confrontarsi: alle prossime elezioni italiane ci sia questo spirito. Obama dice “guardiamo con speranza al futuro” mentre in Italia guardiamo con grande incertezza. Quindi sulle formule ci possiamo dividere perchè la ricetta Obama non è quella per l’Italia. Sull’atteggiamento mi piacerebbe che ci avvicinassimo.
Leggi anche “Vicino agli Stati Uniti contro questo estremismo”
COSA IMPARA L’EUROPA > Come ha sottolineato anche Angelino Alfano, la vera sconfitta di questa campagna elettorale americana è l’Europa che è entrata nel dibattito solo con un’accezione negativa. Io infatti tifavo per Romney non per il carisma, mancante, ma perchè la ricetta Obama per tentare di uscire dalla crisi, aumentare il debito pubblico e scaricare molte colpe sull’Europa, non mi è mai piaciuta.
UN POPOLO UNITO > Mi ha colpito molto il governatore del New Jersey che a 3 giorni dalle elezioni è passato da posizioni di fortissima critica a Obama a un ringraziamento pubblico al presidente per come ha affrontato l’uragano Sandy
LA NOSTRA DEBOLEZZA > Il nostro problema, prima che la debolezza economica, è innanzitutto culturale: gli Stati Uniti hanno coscienza di essere un paese, questo spessore morale e culturale è un loro assoluto punto di forza. Mentre l’Europa non ha la consapevolezza di essere un popolo unito, una grande Nazione, gli Stati Uniti d’Europa.
COSA SIGNIFICA PER NOI > Oggi in Italia c’è un centro sinistra che con le primarie e la crescita nei sondaggi forse si prepara a vincere le elezioni e c’è un centro destra che deve ricostruirsi. In una democrazia è fondamentale che ci siano due pilastri e due aree culturali e politiche forti. La riflessione interna al Popolo della libertà è che non possiamo parlare alla pancia degli elettori con toni da grillini, ma la vera sfida è di riscoprire la storia e i valori da cui siamo partiti e renderli nuovamente attuali per tradurli nella contemporaneità.
La sfida politica di Alfano, di Lupi e di Berlusconi stesso è di ribadire con chiarezza la nostra identità per farci competere bene alle elezioni e farci guardare con speranza al futuro del nostro Paese.
39 thoughts on “Cosa impariamo dalle elezioni negli Stati Uniti?”
Caro onorevole Lupi, la questione del nostro paese è lo spessore della nostra classe politica, non tanto per gli aspetti morali che non trascurerei ma proprio la levatura e consistenza culturale. Una miopia e ottusita nel giudicare la realtà che non ha uguali nel mondo occidentale. Come si fa a non prevedere la disfatta del controdestra almeno un apio di anni fa? Come si fa a non prevedere dove sarebbe andato il grillismo? Come si fa a non prevedere che certi atteggiamenti ed errori se pur personalio non avrebbero portato alla rwzione anche scomposta dell’elettorato? Non ci voleva pre-veggenza ma solo la ragione. Caro onorevole, sono amareggiato, da ex giovane amministratore pubblico democristiano degli annai ottanta, per come è stata scelata la classe politica del centro destra. Mi creda non è moralismo ma solo la costatazione di una disarmante incacità e inconsistenza.
Buon lavoro.
Avrei votato Romney, ma credo che Obama si differenzi solo in politica estera,tenendo conto che L’America si unisce difronte ad un qualsiasi problema serio che la minaccia.Noi siamo troppo polemici su tutto, troppe sono le differenze a livello ideologico, vengono esageratamente ingigantite dai Media, e non guardano e non tengono conto che possono danneggiare il paese Italia.
Giustizia,media,e uomini che nei punti chiave dello Stato Italiano usano il loro potere denigrando per fare politica interna,danneggiano L’IMMAGINE DEL PAESE , in passato è stato fatto VILMENTE,con lo scopo di perseguire una lotta di potere interna,L’Italia non può più permetterselo.Fino a che ci saranno i rimborsi elettorali saremo sommersi da partiti e partitini che hanno voce per dire ma che non saprebbero fare.Si ascoltino e si prendano le loro rimostranze
poi , per le elezioni si confrontino due gruppi come in America,ognuno con un programma preciso.Saranno gli italiani a decidere e non i Giudici o i media.
Gli USA godono di una democrazia matura quì da noi non è così perciò la Sua rimane una speranza. In ogni caso il primo passo è senza dubbio quello di dare voce VERA al popolo perchè possa scegliere liberamente da chi farsi governare e non è che lo possa fare con questa legge elettorale. Già ho più volte scritto: avete a disposizione la legge elettorale francese da copiare integralmente, NON lo fate evidentemente Vi stanno bene i pasticci e gli inciuci.
La questione non è il bipolarismo che come abbiamo visto non ha funzionato. In America vanno a votare meno della metà degli elettori, cosa che sta succedendo anche a noi (vedi in Sicilia). In Italia con il proporzionale votava più del 80%. Il presidente dgli Stati Uniti è eletto grazie al voto di poco più del 20%. Ma quale democrazia compiuta?. Il nostro è un paese che è uscito dal dopoguerra grazie a una classe politica eletta con il sistema proporzionale. Certo anche allora c’è stato qualche eccesso e poi una degenerazione ma il paese è cresciuto nonostante tutto. La nostra storia ha dimostrato che abbiamo l’esigenza di rappresentanza più ampia possibile equilibrata magari da uno sbarramento. Non dimentichiamo che il maggioritario è stato fatto sull’onda di tangentopoli come se il problema fosse il sistema elettorale e non la degenerazione del costume politico. L’errore del centro destra è lo stesso del grillismo, quelli di forza italia sono arrivati hanno fatto i primi della classe hanno costruito una classe politica con i criteri del sovrano butando l’acqua sporca con il “bambino dentro”. E poi… Troppo facile prevedere come sarebbe andata a finire
Buon giorno On. Lupi, io ho seguito tutta la notte le votazioni Americane in diretta, sia in TV che sul Web, come quasi sempre ho fatto in passato e ho visto un modo di fare Politica e di procedere nello scrutinio delle votazioni che qui da noi in Italia e’ Fantascienza. Bloccare le comunicazioni degli Stati che hanno fuso orario differente per non influenzare il Voto degli stessi, avendo gia’ i primi risultati degli Stati piu’ ad Est che cominciano ad arrivare, da noi sarebbe il Caos ed avverrebbero i brogli piu’ clamorosi della storia delle votazioni Mondiali. Proprio un’altro Mondo l’America. Qui da noi in Italia si RUBA E SI IMBROGLIA TROPPO. Quando spariscono o vengono sprecati Milioni di Euro come si puo’ risanare e far funzionare un Paese? Milioni di Euro che non si sa’ dove vanno, ruberie varie, di persone INCOMPETENTI, messe in posti chiave, dove hanno la possibilita’ di RUBARE senza controllo o peggio con l’aiuto delle leggi fatte apposta per consentirglielo. Ho cambiamo ho moriamo. Basta con questo modo di Amministrare e fare le cose alla carlona, con il motto ” tanto aumentiamo le tasse poi “. Proprio non va’ bene. Siamo al limite del sopposrtabile. L’Economia diventa d’Elite, si ferma la distribuzione di beni di largo consumo, ristagna il Commercio ed il Business, non abbiamo piu’ soldi per vivere. Il Crach Economico se continuiamo cosi’ e’ prossimo. Finiti i Soldi, che si fa’ poi? Le Famiglie non possono andare piu’ avanti, si stiamo mangiando tutti i risparmi e poi che facciamo?
Basta Ruberie, va’ fatto una pulizia totale.
On.Lupi,come le ho già scritto l’Italia ha il grande problema di avere dipendenti pubblici privilegiati,i cui privilegi vengono pagati dai privati.Gli insegnanti lavorano solo 18 ore, ma dove vogliamo andare così?E’ ovvio che così le tasse sono troppo alte.
Gli Usa sono diventati il paese più ricco al mondo(sia in Pil assoluto che nel pro capite sopra i 10 milioni di abitanti) proprio per le tasse molto basse,pochi statali e bassa spesa pubblica.Avrei votato Romney come credo ogni italiano di centro-destra.Ha vinto Obama perchè ha il 93% dei voti di neri ed immigrati.
Spero che il Pdl rilanci la sua azione liberale, ad esempio in commissione votando per aumentare l’orario degli insegnanti a 24 ore.Se il Pdl seguirà questa direzione recupererà molti voti persi,se invece difenderà assieme alla sinistra i privilegi degli statali e la spesa pubblica perderà il suo elettorato.
“Non è il nostro esercito che ci fa diventare forti ma la nostra Università” hai capito Ministro Fornero? Ai giovani va data speranza, devono poter credere in ideali seri, che diano prospettiva, in un futuro in cui loro per primi possono essere protagonisti. Non si possono sporcare termini come speranza, lavoro, sogni, insieme, azione, con appellativi stile “i giovani non devono essere choisy”. Er
rore di comunicazione, i giornalisti non possono essere l’alibi per tutto, ma soprattutto comportamento di scarsa vision. Probabilmente una svegliata ce la dobbiamo tutti dare, ma ci sara’ qualcuno da qualche parte che e’ in grado di dirci che i nostri sogni li possiamo realizzare o NO? Che il Paese in cui viviamo ci aiutera’ a crescere e ad essere fieri della ns Patria? Che avremo gli strumenti giusti per creare terreno fertile per le future generazioni? Ci basterebbe questo per tornare a sognare….e non solo invidiare emozioni e leader carismatici di oltreoceano! tutti noi possiamo emozionare, tutti noi siamo potenzialmente dei barak obama
Carissimo Maurizio, io sono quello voleva organizzare il Centro di Information Technology Over 50, con l’obiettivo di dimostrare che la rete e l’innovazione è qualcosa non confinata ai giovani, ma estendibile anche agli OVER.
Ho seguito la trasmissione Agorà di questa mattina e ho apprezzato le tue osservazioni sulla rinomina a Presidente degli Stati Uniti, di Barack Obama e sull’atteggiamento del suo rivale Romney, dopo la nomina.
Come facevi rilevare tu, la differenza tra la situazione civile americana e quella italiana è molto differente. Il principio della correttezza con il prossimo è parte della loro cultura come l’orgoglio di appartenenza a quella bandiera. Io vi ho vissuto 5 anni quando ho studiato marketing e devo purtroppo dire che lo stile italiano nella politica è ben lungi da quello americano, così come lo è nel mondo civile. A scuola ai ragazzi si insegna che non si buttano immondizie a terra e non si calpestano le aiuole. I bambini non lo fanno. Insegnano che quando si aspetta un tram o un autobus bisogna mettersi in fila e lo fanno. Che su ogni vendita bisogna fare lo scontrino, pagando le tasse e lo fanno. Da noi questo non sempre si fa con il rischio che il malcostume si estenda anche all’aria politica, con i pessimi risultati che poi vediamo e con i Grillini che emergono.
Scusa per essermi lasciato andare in critiche tanto acide, ma purtroppo è la verità.
Nelle tue pratiche ed intelligenti osservazioni, vedo una possibilità di concretezza. Ti candidi Maurizio alle primarie? Mi piacerebbe. Ti voterei.
Alfano e Lupi vanno bene, Berlusconi, mi spiace, dovrebbe farsi da parte perchè ormai impresentabile.
condivido in pieno e non da ora le sue considerazioni.l’atteggiamento degli americani, nela fase elettorale e poi, il rispetto del protocollo da parte degli sconfitti, sia democratici che repubblicani (ricordo Mc Caine come ora Romney e Kerry con Bush) è qualcosa che apprezzo e che mi ha sempre colpito. vorrei che acquisissimo questo comportamento, espressione di civiltà e di vera democrazia, perchè la camagna elettorale può essere dura, ma poi deve finire e occorre ricordarsi che bisogna essere italiani, e tutti insieme costruire.
Alfano non lo conosco conosco il carisma che segui so che Berlusconi é una iattura per il paese, non giudico la sua persona ma l’immagine che si é costruito e la rappresentazione della vita che emerge dalle sue tv e dalla sua vita divulgata dai mass-media. Nel pdl ci saranno persone per bene ms fin quando si accompagneranno a Berlusconi non potranno proporsi come tali.
alla presidenza degli Stati Uniti avrei preferito un cattolico osservante, però fra i due è meglio Obama.
Sicuramente concordo col fatto che Obama riesce a chiamare dalla sua parte un Popolo; in italia nessuno dei politici ha questo approccio ed è assolutamente evidente che nessuno dei politici crede che gli italiani siano un popolo!
L’america, a mio parere, è un popolo perchè tutti riconoscono di avere ua storia comune e perchè prevalgono etnie fortemente unite che hanno nel Dna l’essere comunità (negri e sudamericani)
Gli italiani attuali hanno lo sguardo limitato ai propri piccolissimi interessi e non sono in grado di andare oltre; per nessun motivo rinuncerebbero ai loro privilegi, anche se piccoli piccoli
Occorre qualcuno che indichi la strada e riesca a far sollevare lo sguardo!
In bocca al lupo
Coprirei con un velo pietoso la storia e i valori da cui siamo partiti per non renderli nuovamente attuali anche quando Berlusconi sarà finalmente messo fuori gioco, e dimostrare agli elettori che la nuova dirigenza politica che si proporrà penserà al bene della nazione e non e soltanto alle beghe e agli interessi personali.
Giustissime le sue considerazioni sui politici americani. Noi, da questo punto di vista, siamo lontani anni luce.Secondo me, il problema principale dell’ Italia sono gli
italiani. E’ ancora attualissimo il pensiero di Cavour:”Prima di fare l’ Italia bisogna fare gli italiani e (aggiungo io) ricostruire la sua classe politica.
caro,Maurizio da parte mia non posso che rallegrarmi per la grande maturita del popolo americano che tante cose ci ha insegnato,Purtroppo noi italiani dovremmo imparare anche questa, e cioe’ che nel momento della tenzone ci si dice di tutto e di piu’ ma poi al momento della vittoria il candidato che ha perso lascia indietro tutti i rancori ed abbaccia il vincitore dicendogli che lavorera’ con lui a stretto contatto per il bene degli americani.
Bisogna cominciare ad avere il coraggio di indicare agli italiani i comportamenti politicamente scorretti, p.es. oggi bisognerebbe invitare Bersani a dimettersi per non aver saputo accettare una scelta democratica.
Te l’immagini Romney che di fronte al responso democratico dicesse ” allora adesso il dialogo è finito”?
si tolga dalla testa che qualcuno imparerà la lezione degli USA. Concordo con quanto scrive il sig. Egidio (16) da noi come abbiamo visto altre volte, al massimo, invece di collaborare, gli mandano un avviso di garanzia (nel mezzo di una cinferenza mondiale)!
Il partito di Alfano, Lupi, Crosetto potrebbe andare bene, ma non di Scaiola Cicchitto, Larussa Gasparri Boniver Verdini Craxi… tanto per fare qualche nome !
L’havrei votato per Romney.Sai una COSA caro On LUPI! In America ha vinto Obama grazie ai voti delle minoranze comunità straniere che lavorano e ch’è per pocchi anni hanno conquistato la cittadinanza americana e IL DIRITO DEL VOTO. Sai caro On Lupi ch’è in ITALIA vivonno e sono residenti, tanti immigrati lavoratori regolari da 15-20-25 anni senza la cittadinanza l’italia, senza dirito del voto e molto spesso senza dirito di parola ma che sostengono il PROGRAMMA del PDL, no per la vendetta e oddio, ma per i crimini disumane della miseria e della povertà che ha portato il regime comunista nei nostri paesi di provenienza ex DITATTORIALE. Qui è la bella diferenza tra classa dirigente l’americana e quella l’italiana. I politici l’italiani si ocupano solo dei zingari che non hanno voglia di fare niente e si dimenticano che i lavoratori regolari immigrati sono Maggioranza Della FORZA PRODUTTIVE, è proprio QUESTA che manca lo sviluppo della Economia L’Italiana. Cordiali Saluti dr DRITA.
E’ vero che gli USA sono una nazione e l’Europa no. Ma un motivo è anche dato dal fatto che distruggiamo le nostre radici . Una di esse è la lingua latina che nessuno,nemmeno Lei, onorevole Lupi, vuole salvare. Se lo volesse, mi avrebbe detto cosa intende fare per sostenere una proposta dell’Onorevole Gianni Mancuso presentata in Parlamento e destinata a morire con la fine della legislatura.
Caro onorevole, più che un problema di identità quello che manca a sinistra come a destra è l’originalità di una presenza che si misura nel quotidiano. Gli esempi sia locali che nazionali possono certamente numerosi e non è il caso di approfondire ma la ridisegnazione di un welfare sociale per risolvere i problemi fondamentali della società come scuola e trasporti ad esempio sono il segnale che in certi territori si sono ampiamente risolti e in altri no.
Cos’è che fa la differenza in realtà. È l ‘amore oggettivo che uno ha per la persona e il suo territorio questo fa la differenza quel l’amore per cui uno si sente bruciare dentro e che gli ultimi centro metri sono decisivi per dimostrare a se stesso e agli altri che si può fare una Italia più bella, più determinata, più vera. Buon lavoro!!,
On.Maurizio Lupi
Io penso che la vittoria di Obama è data dal suo operato;per esempio aver reso accessibile a tanti l’assistenza sanitaria,politica internazionale con America che non impone ma dialoga,politica militare ben programmata.Come si può notare molto pragmatismo e azione, perchè non apprendere questo modo di fare?I politici italiani si perdono in chiacchiere e fanno poco per il bene comune.
Avrei votato per Romney. Ma più che commentare i disastri altrui prefeirei esporre dei punti per il programma PDL.
1)Vietare,nelle amministrazioni pubbliche, gli investimenti nei derivati, swap, ecc.
2)Vietare la presenza nei luoghi pubblici (strade, marciapiedi ecc) di persone (di qualunque sesso) dedite alla prostituzione ( sono persone ridotte in schiavitù )
3)Vietare l’attività dei ” vu’ compra, lavavetri, e richiedenti elemosina ” (sono persone ridotte in schiavitù)
4)abrogazione legge 194 (aborto)
Penso che il prossimo mese pagherò l’IMU salatissima, grazie al vostro voto, che andrò in pensione a 70 anni con 50 anni di versamenti e una pensione da fame, grazie al vostro voto, che i miei figli dovranno andarsene all’estero a trovar lavoro( e potessi farlo io) grazie al vostro voto, che vivo in un Paese in cui un presidente della Repubblica può tranquillamente fare un golpe e consegnare il paese ad una gruppo di banditi, grazie al vostro voto. Cosa vuoi che commenti? che spero presto che ci sia una guerra civile? Morirebbero i più sfigati. I potenti avrebbero ancora una volta la meglio. Mi vergogno di essere italiano. Almeno per questo il vostro voto non mi serve.
Ci vuole un gesto di coraggio e uscire fuori dal coro dei politici! Voglio votare un non politico, ma un onesto amministratore! Non ci servono nuove leggi, ma gente onesta che le faccia applicare e le corregga dove ledono ai cittadini!
HO FATTE MIE, LE CONSIDERAZIONI DI UN VECCHIO DOCENTE UNIVERSITARIO CHE DICEVA CHE LA POLITICA DELL’ALTERNANZA E’ COSTRUTTIVA SE LA DIVERSITA’ SI EVIDENZIA PARTENDO DALLE UGUAGLIANZE COME STA SUCCEDENDO IN USA PER CUI LA DEMOCRAZIA AMERICANA DOVREBBE ESSERE PRESA DA ESEMPIO NELLA GESTIONE DELLA MACCHINA ITALIA, POICHE’ FINO A QUANDO OGNI PARTITO O MOVIMENTO VORRA’ ESSRE COMUNQUE DIVERSO DA UN ALTRO E SI FARA’ VANTO SOLO DELLE DIFFERENZE L’ITALIA NON FARA’ CHE PEGGIORARE PERCHE’ NON SI AVRANNO MAI PUNTI COMUNI DI INCONTRO DA CUI PARTIRE. QUANDO MAI UN PARTITO DI OPPOSIZIONE PREGA PERCHE’ CHI COMANDA RIESCA A FAR BENE!!
L’ITALIA E’ UNA SOLA E DA DESTRA A SINISTRA TUTTI SIAMO CHIAMATI A GOVERNARLA PARTENDO DA CIO’ CHE CI UNISCE.
SPERO DI AVER SPIEGATO IL CONCETTO DI RISPETTO VERSO LA NOSTRA TANTO AMATA ITALIA.
SALUTISSIMI, BUON LAVORO E GRAZIE.
MASSIMO
Ciò che il Partito ha smarrito (o non ha mai avuto) é stato il contatto con il suo elettorato. E’ sempre chiuso in se stesso fra i suoi eletti (poiché i dirigenti del partito sono anche e solo gli eletti – grave errore non separare le funzioni) che non hanno mai avuto altro che l’interesse alla “difesa personale”. Come Associazione (www.quattrogiugno.com) sono quasi 2 anni che sottoponiamo idee e proposte sia per le regole del Partito sia come proposte di legge). Nessuno si é mai preoccupato o interessato di approfondirle o verificarne la validità e l’applicabilità. Roma é un “mondo” il resto d’Italia “non esiste”.
O si cambia o si muore.
Cordiali saluti
Caro Onorevole,
Ho deciso di rispondere con lo slancio che mi ha motivato il suo articolo, ma leggendo i commenti mi ritrovo pienamente concorde con il sig. Massimo Massini.
Obama e Romney, secondo me, hanno dato una grande lezione alla nostra classe politica e l’elettorato americano è stato da me invidiato, proprio perchè a tutti può rimanere la speranza/convinzione che gli obiettivi dell’uno e dell’altro vadano effettivamente verso il medesimo obiettivo.
Quando mai, il Cdx si ritrova con il Csx?
La vittoria dell’uno è la sconfitta dell’altro; quindi la sconfitta dell’ITALIA.
Il mio back ground commerciale mi porta a pensare che se non faccio il 100% dell’obiettivo, ho perso e ho fatto perdere.
Il mio pensiero è di destra ma concordo che: L’ITALIA E’ UNA SOLA E DA DESTRA A SINISTRA TUTTI SIAMO CHIAMATI A GOVERNARLA NEL SUO ESCLUSIVO E GLOBALE INTERESSE.
TUTTI DOBBIAMO AVERE RISPETTO VERSO LA NOSTRA TANTO AMATA ITALIA ED IMPEGNARCI PER FARLA RISPETTARE CON STILE ED ORGOGLIO!
Cosa ho imparato dalle elezioni negli Stati Uniti? Che la popolazione è politicamente divisa a metà, come in Italia. Che esistono due soli partiti con visioni socio-economiche molto diverse tra loro, mentre in Italia esiste una confusa nebulosa di formazioni che, grazie a veti incrociati, porta spesso all’ingovernabilità e sempre all’impossibilità, per il Premier, di fare esattamente ciò per cui è stato votato. Ciò comporta il fatto che, in America, una delle due parti, benché abbia vinto solo con circa il 51% dei voti, riuscirà a governare e certamente manterrà almeno parte delle promesse elettorali. Ho imparato che sarebbe meglio una Repubblica Presidenziale con maggiori poteri al Presidente eletto (e, a limitare fronde interne, non alla coalizione che lo sostiene) e limitazione, per il Presidente, a due soli mandati; ma è un’utopia. Altra cosa che ho imparato: alcuni politici hanno mollato tutto solo perché alcuni giornali hanno pubblicato articoli che insinuavano peccatucci veniali; certo, ci vorrebbero giornali che, seppure schierati, fossero seri e credibili e, sopratutto, una magistratura non politicizzata. Altra utopia.
Caro Maurizio, condivido la tua osservazione finale sul recupero dell’identità. I partiti rincorrono troppo il consenso senza un riferimento alla loro anima e a ciò che vogliono veramente proporre per il bene del paese. Così chi ha avuto maggioranze schiaccianti non è riuscito, anche per beghe interne, a portare a termine i principali obiettivi che aveva a cuore. Una forza politica dovrebbe sempre perseguire quello che ritiene il bene del paese, anche a costo di non essere capita subito e quindi perdere le elezioni successive. Nel medio termine avrà comunque la sua ricompensa. Poi, se c’è una riforma istituzionale da attuare, è la cadenza delle elezioni. Un governo non può avere la spada di Damocle delle elezioni ogni anno. Basterebbero le elezioni di medio termine dove convogliare tutte le amministrative. Se c’è una cosa che mi disgusta è vedere che la discussione sulla legge elettorale è totalmente imbevuta di giochetti sulla base di ciò che ci si attende per le prossime elezioni. Una legge elettorale deve durare e deve essere buona,giusta, funzionale per ogni situazione. Chi se ne frega se ad aprile perdiamo! L’importante è che nel frattempo ci ricostruiamo una dignità. Del Porcellum sono sempre stati criticati 2 aspetti: la mancanza della possibilità di votare la persona e la mancanza di un limite al premio di maggioranza. Perchè non introduciamo semplicemente l’obbligatorietà di un’unica preferenza ed un limite al premio del 12,50%? Anche l’attuale scagliarsi sui politici corrotti da parte di noi cittadini puzza un po’ di qualunquismo. Quale corruzione è peggio di non pagare le tasse rubando soldi a tutti gli altri e causando nei fatti l’attuale crisi di fiducia a causa del debito?
3 errori ha fatto il centrodestra: 1. Passare volente o nolente come difensore degli evasori e dei troppo furbi; 2. Seguire spesso tematiche populistiche dimenticando di fare emergere la propria spinta ideale; 3. restare troppo legato alle vicissitudini legali/personali di una sola persona, benchè carismatica.
Ora c’è da ricostruire, dimenticando giochetti, risvegliando e mostrando la propria spinta ideale.
La sinistra internazionale ha spacciato, come al solito, il candidato repubblicano come il rappresentante dei poteri forti,finanziato dalle lobbies finanziarie, e quello democratico come il campione dei poveri, finanziato dalle microdonazioni. E’ il solito modo infantile della divisione in buoni e cattivi, che fa tanto comodo soprattutto ai giornalisti lecchini che si appoggiano ai politici per fare carriera.
Uno dei motivi addotti dai sostenitoridi Obama è che dietro il suo rivale si celano le forze oscure dei poteri forti. Ma siamo sicuri che non sia lo stesso per Obama? In definitiva Obama ha finanziato con titoli di stato il sistema bancario americano per cifre astronomiche.obama non è nè Thomas jefferson, nè Abraham lincoln, nè Andrews Jackson e nemmeno Jhonn Kennedy tanto per nominare qualche presidente USA che lottò contro il sistema finanziario americano. inoltre bisogna essere più critici verso i media che possono anch’essirappresentare i poteri forti nel propagandare un’immagine positiva di determinati pilitici.
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