Maurizio Lupi

 L'accordo Alitalia-Etihad non è una svendita agli sceicchi
Luglio 14, 2014

L'accordo Alitalia-Etihad non è una svendita agli sceicchi

Lettera di Maurizio Lupi a Il Giorno: “Alitalia – Etihad, non è una svendita” di lunedì 14 luglio.

 

Gentile Direttore, il suo editoriale di ieri merita una breve replica.
L’accordo Alitalia-Etihad non è una svendita per pochi spiccioli agli sceicchi, è un grande piano industriale che vede investire nello sviluppo della nostra compagnia di bandiera – che nell’azionariato e nel controllo resta italiana – un miliardo e 200 milioni di euro (570 nel capitale e oltre 600 nei prossimi cinque anni).
Chi fa l’affare? I due contraenti, certo, ma anche i circa 13mila dipendenti della nuova compagnia altrimenti da catalogare tutti alla voce “esuberi”, il sistema aeroportuale italiano e in esso i nostri scali internazionali, e gli italiani che potranno volare in tutto il mondo senza regalare passeggeri agli hub di Parigi e Amsterdam (35 milioni ogni anno), come nei piani della tanto rimpianta (da alcuni) alleanza con Air France.
Quanto alla diminuzione degli esuberi, nessun trionfalismo, ci sono 954 persone per le quali si prepara un periodo di 4 anni all’80% dello stipendio alla fine del quale non c’è certezza di lavoro, ma non si può misconoscere il lavoro di impresa e sindacati con l’assistenza del governo che ha ridotto di 1297 unità il numero iniziale (2251).
Con una novità: le persone in mobilità verranno assistite con un “contratto di collocamento” che coinvolge tra gli altri la regione Lazio e soprattutto Enac; una sorta di registro dei lavoratori del comparto aereo che oltre alla alla formazione e al mantenimento delle licenze necessarie per operare nel settore, cercherà attivamente in questi anni il loro ricollocamento. Senza illudere nessuno, ma il solo sviluppo di Fiumicino ipotizza possibilità di lavoro per 1400 persone.
I sindacati, tutti, in questo periodo hanno dimostrato grande responsabilità, alcuni sino alla firma dell’accordo. Confido lo faccia an che la Cgil. E non sarà un regalo agli sceicchi.
Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

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