Maurizio Lupi

 COVID, ORA COLLABORAZIONE RESPONSABILE
Novembre 6, 2020

COVID, ORA COLLABORAZIONE RESPONSABILE

Da parte mia e del nostro gruppo ci associamo alla richiesta della collega Gelmini, del collega Molinari e degli altri colleghi dell’opposizione, appunto perché urgentemente, il più presto possibile il Ministro Speranza venga qui in Parlamento a riferire sulle ragioni delle scelte e sui dati.

Lo dico anche ai colleghi della maggioranza, noi siamo in un paradosso: da una parte il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, tutti noi chiediamo unità, collaborazione, responsabilità; dall’altra poi nei fatti questa unità, questa collaborazione e questa responsabilità vengono smentite ogni volta puntualmente dal rincorrersi e dal rinfacciarsi delle accuse. Utilizzando dati veri o non veri per dire: voi state gestendo male perché siete di centrodestra, voi state gestendo bene perché invece siete di centrosinistra, non si va da nessuna parte. Perché noi chiediamo da mesi la trasparenza dei dati, i criteri con cui si fanno le scelte? Perché solo con quel dato oggettivo, con la possibilità che tutti, non solo i cittadini come ha detto ieri il Presidente del Consiglio nella sua conferenza stampa, ma innanzitutto il Parlamento abbia a disposizione e venga a conoscenza di tutti i dati e di tutti i criteri, evitiamo che succeda esattamente quello che sta succedendo adesso. Lo dico alla collega Quartapelle perché è lombarda come me e perché poi ci si fa trascinare dal dibattito politico: io sono orgogliosissimo di essere lombardo e di avere la sanità lombarda che mi merito e che ci meritiamo. Tra l’altro leggo che addirittura il Vice Ministro della salute Sileri contagiato ha detto sui giornali che se avesse avuto dei problemi di carattere ulteriormente grave rispetto al COVID-19 si sarebbe fatto ricoverare al San Raffaele, cioè un ospedale di eccellenza lombarda e milanese, con il criterio che la sanità lombarda ha posto, cioè di dare la possibilità a tutti, indipendentemente dal reddito, di farsi curare in Lombardia riguardo alle eccellenze lombarde. Ma detto questo, e concludo, è evidente – lo dico ai colleghi – che nel momento in cui viene comunicato giustamente anche dal presidente della Regione Lombardia: ieri l’incidenza in Lombardia è del 17,7 per cento, i base ai dati di ieri l’incidenza in Campania è del 19,3 per cento, l’incidenza tra tamponi e contagiati, la Lombardia viene messa in zona rossa e la Campania viene messa in zona gialla, è evidente che c’è un problema, che crea sconforto, sconcerto! Bisogna spiegarle le ragioni! Non perché non ci si vuole assumere la responsabilità, ma se le responsabilità che ci vogliamo assumere non sono condivise nella massima trasparenza dei criteri e delle scelte, credo che noi quell’unità richiamata, che in questo momento è fondamentale, non la percorriamo. Questa è la ragione! E smettiamola di rincorrere bollettini ideologici come a cui non interessa niente della salute dei cittadini, non interessa niente del problema del contagio, ma il problema ogni giorno è quello di dire che la sanità lombarda fa schifo, che i governi di centrodestra non sono in grado di affrontare l’emergenza. Di questo passo non si va da nessuna parte!

Abbiamo una responsabilità tutti insieme da condividere, facciamolo con serietà, ma partiamo dalla trasparenza delle scelte, dei criteri e dei dati, non facendo figli di serie A o figli di serie B. Perché la sfida è per tutti, è di tutti e per tutti, non è questo il momento di dire che noi siamo più bravi e voi siete meno bravi, che noi siamo all’opposizione e voi siete la maggioranza: questo è il momento di mostrare i criteri delle scelte e spiegare perché le si prendono. Anche perché stiamo limitando fortemente diritti costituzionali di tutti, e attenzione che di questo passo non si sa dove andiamo.

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