Maurizio Lupi

 Intervista: da Salvini parole irresponsabili
Gennaio 12, 2015

Intervista: da Salvini parole irresponsabili

L`intervista di Alessandro Trocino sul Corriere della Sera di lunedì 12 gennaio “Lupi: da Salvini parole irresponsabili”.
«Matteo Salvini in questi giorni sta usando toni che lo pongono persino più a destra della Le Pen. È chiaro che non può essere il prossimo leader del centrodestra: anzi, se continua così, condanna la Lega all`isolamento».
 
Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e tra i leader del Nuovo centrodestra, attacca a testa bassa contro il segretario della Lega Nord. Cosa non condivide delle parole di Salvini?
« Ci hanno lasciato molto sconcertati i toni usati nel dibattito parlamentare dopo l`attentato di Parigi. Sono toni mai sentiti nella storia della Lega e che pongono riflessioni all`intero centrodestra in prospettiva futura. In un momento drammatico come questo le sensibilità possono essere anche diverse, ma dobbiamo essere uniti nel respingere gli attacchi del fondamentalismo islamico: la cosa peggiore è la strumentalizzazione a fini elettorali, per avere qualche punto in più nei sondaggi».
 
Salvini è visto da tempo come uno dei possibili leader del centrodestra.
«Come può essere un leader chi parla di un “governo collaborazionista dei terroristi” e di “milioni di terroristi pronti ad attaccare”? Sono parole irresponsabili, che fanno un torto alla storia della Lega».
 
Umberto Bossi non ha mai lesinato toni forti, in passato.
«La Lega ha sempre usato toni accesi, ma c`è un confine oltre il quale dobbiamo fermarci. La Lega lo sta superando. Finche Salvini diceva che gli immigrati che arrivano in Italia portano malattie come ebola e colera, questo poteva anche far parte di un linguaggio colorito e politico. Ma ora è troppo.
Se Salvini va avanti così si condanna all`isolamento. Ormai è l`altra faccia della medaglia di Grillo».
 
Berlusconi non sembrava escludere l`ipotesi di cedere lo scettro a Salvini.
«Le posizioni della Lega sono un campanello d`allarme anche per Forza Italia. Salvini parla di esecutivo “collaborazionista dei terroristi”, ma poi è al governo con noi in Lombardia e Veneto.
Forza Italia rischia di diventare lo sgabello della Lega. Calderoli, una settimana fa, ha detto che sono cambiati i pesi e che Forza Italia non è più centrale. A queste condizioni non ci possiamo stare noi ma neanche Forza Italia».
 
Con la Lega, però, siete stati al governo a lungo.
«Il capolavoro del Pdl è stato quello di riportare in un`area di responsabilità forze estreme come la Lega e Il Msi. Ma il motore propulsore eravamo noi.
Le posizioni estremiste e populiste di Salvini sembrano ormai irreversibili e allontanano la possibilità di ricostruzione dell`area del centrodestra. Non è un caso che Salvini abbia attaccato spesso in questi mesi il Nuovo centrodestra e Alfano».
 
Che alternativa c`è a Salvini?
«La prima interlocuzione non può che essere con Forza Italia e con l`area popolare. Le prospettive passano da una forte proposta alternativa che sia però basata sui nostri valori».
 
Con quale leader? Fitto, Meloni e Tosi parlano di un quarantenne da scegliere con le primarie.
«Le primarie possono essere certamente uno strumento. Ma il tema vero è vedere prima che cosa ci accomuna, occorre costruire una proposta credibile. Abbiamo davanti sfide importanti, prima tra tutte quella contro il terrorismo. Ma anche il Quirinale e le Regionali.
L`elezione del presidente della Repubblica non deve essere un problema interno al partito democratico, ma deve essere anche il frutto di un dialogo che coinvolga tutte le forze politiche responsabili che fanno capo al Ppe».

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