Maurizio Lupi

 Contro terrorismo stop ambiguità da autorità religiose islamiche, serve ferma condanna
Luglio 26, 2016

Contro terrorismo stop ambiguità da autorità religiose islamiche, serve ferma condanna

La Chiesa purtroppo conosce nella sua storia gli attacchi ai luoghi di culto e l’uccisione di preti e religiosi. Oggi questo è successo di nuovo in Francia durante la celebrazione della Messa in un paese di provincia: l’assalto con i soli coltelli e lo sgozzamento del parroco segna il livello raggiunto dal terrorismo islamista che non sceglie più obiettivi strategici e neanche punti sensibili, ma colpisce in modo diffuso nella vita quotidiana. L’orrore di oggi si carica anche di un tragico significato simbolico. Bisogna prenderne coscienza, smetterla di ripetere banalità tipo: tutto ciò non cambierà il nostro stile di vita. Il nostro stile di vita, se non è cambiato, dovrà cambiare, dovremo imparare a convivere con questa minaccia, non per accettazione o rassegnazione, ma per poterla sconfiggere.

Continueremo a fare le cose che si fanno ogni giorno nelle nostre vite di uomini e donne occidentali e liberi, ma deve aumentare il nostro livello di attenzione, di intelligence, di prevenzione e repressione di ogni possibile focolaio di terrorismo. Non c’è nessun Dio, comunque lo si voglia chiamare, nel nome del quale si possa fare quello che è stato fatto oggi a St Etienne de Rouvray, nei giorni scorsi in Germania, a Nizza, a Parigi, a Kabul, a Mogadiscio… Per questo nella lotta a questo terrorismo che si fa scudo della religione, la scelta di campo delle autorità religiose islamiche è decisiva. Non ci possono essere ambiguità e distinguo nelle condanne, alibi, invocazioni di cause storiche. I massacri in nome di Allah vanno condannati nelle parole e con azioni concrete, con la collaborazione con le istituzioni democratiche, con le forze di intelligence e di polizia per individuare, isolare e colpire i potenziali terroristi prima che mettano in atto i loro deliri di morte.

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