Lupi, L’Espresso: “Oggi più che mai la sfida geopolitica determina la crescita o decrescita di un Paese e il benessere di una comunità.”

Il Presidente nazionale di “Noi Moderati”, Maurizio Lupi, è il protagonista dell’intervista realizzata da Luigi Capuozzo, presidente dell’Unione Commercialisti ed Esperti contabili.

Presidente, i conflitti geopolitici in atto come influenzano gli equilibri economici globali?

Alcide De Gasperi 70 anni fa diceva che la politica estera è il pilastro fondamentale per lo sviluppo di un Paese. Dopo tanto tempo, ci siamo accorti drammaticamente che è realtà. Se scoppia un conflitto nel cuore dell’Europa ci riguarda e come non solo dal punto di vista della Difesa ma anche dal punto di vista del bene comune. Il gas e le materie prime aumentano e i prezzi lievitano. A pagarne il prezzo sono le famiglie.

Questo avviene un po’ in tutto il mondo…

Esattamente. Guardiamo lo scontro tra Usa e Cina sulle materie prime per investire in tecnologia, cybersecurity, infrastrutture avanzate. La carenza di queste risorse finisce con il frenare lo sviluppo e la posizione geografica di una potenza mondiale. Quando Trump – che non bisogna inseguire a tutti i costi – parla di conquistare la Groenlandia è perché con il cambiamento climatico quella tratta diventerà strategica per il commercio mondiale. Quindi oggi più che mai la sfida geopolitica determina la crescita o decrescita di un Paese e il benessere di una comunità e l’Italia non può giocare da sola questa sfida ma può farlo da protagonista in una Europa che deve recuperare la sua funzione per il bene economico e per una difesa comune. È la drammatica lezione di questi tempi.

Secondo lei c’è un ritrovato protagonismo dell’Italia su questi scenari?

Senza dubbio sì. È uno degli elementi che stiamo constatando. L’economia guarda con grande attenzione alla stabilità dei sistemi politici. L’Italia viene oggi premiata grazie alla sua capacità di governo che assicura stabilità nel medio e lungo periodo. Una fiducia che sta pagando dal punto di vista dello spread e degli investimenti.

Quali sono le personalità e le forze politiche che influenzeranno l’agenda dell’Europa nei prossimi anni?

Dal congresso di Valencia, che ha rieletto Weber al vertice del Ppe, è emersa una nuova personalità: il cancelliere tedesco Merz. Ha dimostrato come la Germania, con un asse strategico con noi, può tornare ad essere protagonista in Europa. La politica è fatta di visione, progetti e leadership. Giorgia Meloni, alla guida della coalizione di Centrodestra in Italia, e insieme al neo cancelliere tedesco in Europa, può garantire maggiore serenità per il futuro dell’UE.

Intervista a L’Espresso