Oggi approda in Aula a Montecitorio il Decreto per la Crescita. Molte misure di intervento ma poche risorse. Questo non deve influenzare il giudizio: contiene vittorie importanti. La crescita non si fa per decreto ma creando un contesto favorevole all’impresa. Ecco come per esempio
Nell’intervista a Il Sussidiario.net, Raffaello Vignali, relatore del provvedimento, illustra il contenuto del Decreto per la Crescita. “Poche battaglie ma incisive” in particolare:
- Introduzione di sanzioni disciplinari per i responsabili del procedimento della pubblica amministrazione che non rispettano i termini di legge per permessi, autorizzazioni, licenze etc. Le lungaggini della pubblica amministrazione sono la prima causa dei mancati investimenti produttività del nostro Paese
- Lo spostamento del pagamento dell’IVA al momento in cui si incassano effettivamente i corrispettivi e non più all’emissione della fattura per tutte le micro imprese che hanno un volume d’affari fino a 2 milioni di euro che è il limite consentito dalle norme europee
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Sono state approvate anche altre misure per le piccole imprese e sono ricapitolate qui (Via Il Sussidiario.net). Dalla Camera esce un testo di politica industriale che non finanzia pochi settori ristretti o poche grandi imprese. Speriamo che sia l’inizio di un nuovo percorso.
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Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla CGIA di Mestre, la burocrazia è una tassa occulta che soffoca le Pmi con un aumento di 3.4 miliardi di euro rispetto a un anno fa (+14.7%). Ce lo possiamo ancora permettere?