
Grillini alla prova: disastro a Parma contro la famiglia
(Aggiornato 28 maggio) A Parma c’era il Quoziente familiare, un modello di buona politicametteva al centro la famiglia con un sostegno concreto per i più bisognosi. Altre amministrazioni si erano ispirate a questo modello ma i grillini appena arrivati hanno distrutto tutto con ideologia e rancore
AGGIORNAMENTO 28 MAGGIO
Con le elezioni amministrative 2013 un altro segnale in questa direzione: il calo del movimento 5 stelle, han perso la loro forza propulsiva che sembrava inarrestabile. Ciò dimostra che il populismo fine a sé stesso non paga, che è necessario un passaggio alla responsabilità del decidere e del fare. E purtroppo nel loro caso ci ricordiamo bene ciò che hanno fatto a Parma contro la famiglia.
Parma è stata capofila di una serie di Comuni (49 in Italia) che hanno adottato il Quoziente familiare. Ma da quando i grillini sono andati al governo della città tutto è cambiato. Infatti il sindaco Pizzarotti (eletto nelle liste del movimento 5 stelle di Beppe Grillo), nonostante nelle sue Linee programmatiche 2012-17 (pagina 34, punto 2) avesse inserito l’impegno a «valorizzare il Quoziente Parma», lo ha eliminato.
Il Comune ha anche smantellato l’Agenzia per la Famiglia, eliminate le agevolazioni per le famiglie numerose, abbandonata la Family Card e ridotto o eliminato tutta una serie di provvedimenti in favore delle famiglie. E ha appena confermato nel bilancio l’annullamento del Quoziente familiare di Parma. Alla faccia del mantenimento!
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Sul sito del settimanale Tempi è stata pubblicata una lettera di Giuliana Marcon, portavoce del Comitato famiglie Parma, che commenta questa grave impostazione evidenziandone i punti più dolenti:
- Non è vero che ad essere colpite dagli aumenti sono le famiglie più ricche. L’abolizione del Quoziente Parma confermata ieri in consiglio comunale, ha aumentato le rette di TUTTI, anche delle famiglie con ISEE di 6560 euro, con aumento maggiore quanto maggiore è il numero dei figli.
- Hanno definito il Quoziente uno strumento iniquo. Se anche fosse vero che cos’hanno fatto il sindacto Pizzarotti e la sua giunta per rendere la situazione più equa? Hanno tolto il beneficio a TUTTI. Hanno tolto anche alle famiglie più povere. Questa è l’equità? E cos’hanno proposto in alternativa? NULLA.
- Il sindaco ha detto che non si poteva fare altro a causa del debito ma l’assessore Gino Capelliha detto che gli aumenti non c’entrano col debito. E finalmente durante il consiglio comunale dalla bocca dell’assessore Rossi è arrivata la verità sui motivi che hanno portato all’aumento in corso d’anno delle rette attraverso l’abolizione del Quoziente Parma:
«Il Quoziente Parma è un metodo portato avanti dal centrodestra e dalle sue giunte per farne una strumentalizzazione ideologica e politica» Laura Rossi assessore al Welfare
Ecco cosa accade quando si premia con il proprio voto la demagogia e il populismo alla Grillo e lo si fa diventare governo ideologico di una città. Poi gli effetti sono disastrosi perché si distrugge anche il bene che si era fatto. Ed è troppo tardi per tornare indietro!
12 thoughts on “Grillini alla prova: disastro a Parma contro la famiglia”
Ha ragione a criticare la scelta folle di cancellare il quoziente Parma. Ma più che della demagogia, questa scelta dei cittadini è stata causata dal DISASTRO generato dai vostri amministratori. Galera e 800 milioni di buco nel bilancio comunale. Cn che faccia si sveglia oggi ad attaccare pizzarotti dopo aver sostenuto vignali?
Grazie anonimo lettore, mi sembra che non siamo in contrapposizione. Se ci sono stati errori vanno pagati, ma cosa c’entra questo con il togliere il sostegno alle famiglie anche più povere indicando il Quoziente familiare come un male perchè realizzato dal centro destra?
Maurizio
Elettore del centro destra da sempre, adesso avete oltrepassato il limite…
Siete diventati come il PD..servì di partito!!!!
Gentile Italo, grazie per il tuo commento. Io non mi sento affatto servo di nessuno. Rimango nel Pdl non perchè asservito ma perchè è il partito che ho contribuito a formare e in cui ho la possibilità di una reale azione politica per costruire il bene comune.
Maurizio
Mi scusi ma il Vostro (una volta anche mio) bene comune è criticare Pizzarotti dopo quello che ha fatto Vignali? Il Vostro bene comune è Fiorito? Il Vostro bene comune è Formigoni? Il Vostro bene comune è la Minetti? Continuo?…..dire di lasciar perdere..mi auguro che Lei abbia almeno gli attributi per far vedere questa risposta!!!
Italo non si tratta di fare confronti. Il mio articolo non attacca nè difende Vignali ma va nel merito di ciò che è stato fatto a Parma contro tutte le famiglie.
Maurizio
Ma cosa vuol dire non si tratta di fare paragoni? Ma cosa vuol dire che il suo articolo non attacca ne difende Vignali? PENSO CHE LEI COME TANTI POLITICI ABBIA REALMENTE PERSO IL SENSO DELLA REALTA’….mi creda..con tutto il cuore…lasciate spazio al nuovo!!!
06/04/2013
Buongiorno, mi chiamo elisa puccinelli, sono una parmigiana delusa e amareggiata dalle politiche per la famiglia messe ultimamente in atto nel mio comune. Ora ad essere tutelati sono solo i furbi che non lavorano e non pagano l’affitto, passando le giornate a fare la fila ai servizi sociali per chiedere bonus cibo e quant’altro. Nessuno si rende conto dei sacrifici che fanno le donne che invece lavorano?magari con contratti di pochi mesi e che, con quel che guadagnano nemmeno riescono a coprire la retta dell’asilo dei figli?