Maurizio Lupi

 Multe da incubo, ormai è tassazione occulta
Marzo 29, 2016

Multe da incubo, ormai è tassazione occulta

I dati sulle multe del comune di Milano sono da incubo. In una città con 1.400.000 abitanti vengono elevate 3.500.000 multe all’anno. Certo a Milano non guidano solo i milanesi, ma l’immagine è quella di una città abitata solamente da trasgressori del codice. Una generalizzata criminalizzazione dei cittadini che è inaccettabile. Una multa ogni 8/9 secondi. Già nel 2014 il Comune aveva fatto il record: un milione di multe in più rispetto al 2013. Quest’anno, se possibile, è riuscito a spennare ulteriormente i cittadini: 188 milioni e mezzo in contravvenzioni, 51 milioni in più rispetto ai 137 dello scorso anno. È come se ogni abitante di Milano, bambini compresi, versasse una tassa di 134 euro l’anno al Comune. Il sospetto che le multe servano a far cassa e a mettere a posto il bilancio comunale è a questo punto molto più che un sospetto.

L’assessore Granelli tenta una giustificazione: ‘metà di questi soldi li usiamo per la sicurezza delle strade’. E vorrei vedere, lo impone la legge. Ma la legge non dice che la sicurezza stradale vada finanziata a suon di multe. Se tutti i cittadini diventassero virtuosi, ed è quello che ogni amministratore si dovrebbe augurare, e non facessero più infrazioni, il Comune azzererebbe gli interventi per la sicurezza stradale?

I numeri abnormi delle multe testimoniano come la città sia stata governata con un approccio vessatorio nei confronti degli automobilisti considerati sempre di più come limoni da spremere.

Non ho cambiato idea da quando, da ministro, feci la battaglia contro le multe sproporzionate per il prolungamento della sosta sulle strisce blu, contro gli autovelox fasulli e per lo sconto del 30 per cento per chi paga le multe entro i primi cinque giorni. Ribadisco che deve cambiare il rapporto tra amministrazione e cittadini, la sicurezza non si ottiene con le vessazioni ma con l’educazione stradale e la prevenzione.

Un’ultima domanda a chi si presenta come erede della giunta Pisapia: continuerà a tartassare così gli automobilisti? E lo sa che questa sorta di tassazione occulta rischia pure di essere controproducente? Infatti  solo il 40 per cento dei trasgressori paga subito la multa; un 20 per cento la salda dopo la notifica, il restante 40 per cento la ignora. Nel 2013 710mila verbali sono finiti in arretrato. Anche gran parte delle multe dell’ultimo anno andranno ad alimentare una mastodontica e costosa operazione di recupero crediti. Siamo proprio sicuri che i dipendenti del Comune debbano usare così il loro tempo, per colpire i cittadini invece che lavorare a servizio del bene comune?”

 

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