Sarebbe da irresponsabili mettere in ginocchio ora il paese
Puntata odierna di Uno Mattina sul caso decadenza di Berlusconi da senatore. Ecco il mio commento.
Il governo va avanti se fa ciò per cui è nato, risollevare l’economia e pacificare la lotta politica, e se il Pd non forza con un voto politico la decisione della giunta per le elezioni del Senato non entrando nel merito dell’applicazione di una legge su cui fior di costituzionalisti di sinistra hanno espresso perplessità, ma cogliendo l’occasione per concludere la ventennale guerra contro il nemico Berlusconi.
Dico al Pd che sarebbe da irresponsabili, pur di cacciare il nemico Berlusconi, mettere in ginocchio un paese mentre il governo sta facendo lo sforzo per rilanciare l’economia e l’occupazione.
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3 thoughts on “Sarebbe da irresponsabili mettere in ginocchio ora il paese”
Signor Ministro, per il pregiudicato Berlusconi e’ finita, mi meraviglio come Lei non capisca che il Senato non puo’ che prendere atto di una sentenza definitiva della Cassazione, tanto piu’ che il Parlamento quando ha votato la legge Severino non ha sollevato alcun dubbio sulla costituzionalita’ della stessa. Se il PDL continua ad insistere su questo punto, dimostra solo una malafede che non gli sare’ utile ai fini del cambiamento che dovra’ affrontare, prima o poi
On. Lupi, vorrei capire quale sia il motivo per cui Berlusconi debba mantenere la carica di Senatore, tenendo conto che:
– Berlusconi non va quasi mai in Parlamento
– non ha bisogno di cariche politiche per rimanere presidente del PdL
– non essere parlamentare non pregiudica la possibilità di far parte del governo (di cui attualmente non fa parte)
– che sia Senatore o meno continuerà a controllare il proprio partito da casa come ha fatto finora
L’unica differenza che vedo è che da comune cittadino potrà essere intercettato e perquisito senza chiedere il permesso del parlamento.
Mi dica lei se sbaglio e ci sono motivazioni valide.
Inoltre vorrei chiederle se è da irresponsabili applicare la legge votata dal Parlamento stesso o far cadere un governo per gli interessi di un singolo cittadino.