
Marò in licenza per Natale: bene ma non basta
I Marò potranno trascorrere il Natale in Italia con licenza di due settimane. Ma non basta! La mobilitazione deve continuare
I nostri due Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti ingiustamente in India dal febbraio 2011 con l’accusa di aver ucciso dei pescatori durante una missione di contrasto alla pirateria, hanno ottenuto la licenza di due settimane per tornare in Italia e festeggiare il Natale con le loro famiglie.
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Lo ha stabilito la corte del Kerala che finalmente si è riunita e ha concesso questa licenza dopo tantissimi rinvii. E’ una buona notizia ma la mobilitazione non si deve fermare.
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2 thoughts on “Marò in licenza per Natale: bene ma non basta”
E’ una buona notizia, adesso però si deve risolvere il problema in modo definitivo. Come le Istituzioni locali indiane hanno fatto scendere a terra i nostri soldati con l’inganno, per arrestarli, adesso, con la medesima tattica, li teniamo in Italia e non li facciamo rientrare più, non perché non rispettiamo la democrazia degli altri Paesi, ma perché non ci facciamo ricattare da poteri locali corrotti e antioccidentali. Le nostre Istituzioni, nei tribunali internazionali, decideranno poi chi ha ragione o torto, nei tempi che vogliono, ma i marò tornati in Italia non devono più rientrare in India.
Non voglio entrare ne merito della colpevolezza o dell’innocenza: possibile che nessuno sappia che è ILLEGALE estradare una persona in un paese per un reato per il quale è prevista la pena di morte?
Ci sono gli articoli 26 e 27 della Costituzione e c’è la sentenza della Corte Costituzionale che negò l’estradizione di Pietro Venezia negli USA.
Qualunque accordo il Governo abbia preso con l’India, sarebbe una decisione completamente illegale riconsegnare i marò, esponendoli al rischio della pena capitale e del resto sarebbe un atto di barbarie per una paese che si autodefinisce civile è che è sempre stato in prima linea contro la pena di morte, mettere a rischio due vite in nome dei buoni rapporti diplomatici.