Maurizio Lupi

 Ecco i contenuti del Consiglio dei Ministri n. 5
Maggio 24, 2013

Ecco i contenuti del Consiglio dei Ministri n. 5

Ecco i principali temi trattati durante il Consiglio dei Ministri n. 5

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi alle ore 11.20 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Filippo Patroni Griffi.
Finanziamento pubblico ai partiti
Il governo ha deciso di deliberare, entro la prossima settimana, un disegno di legge recante l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e la disciplina per assicurare la trasparenza e la democraticità del loro funzionamento.
A tal fine il disegno di legge prevede:

  • l’abrogazione delle vigenti norme sul finanziamento pubblico dei partiti
  • la definizione di procedure rigorose in materia di trasparenza di statuti e bilanci dei partiti
  • la semplificazione delle procedure per le erogazioni liberali dei privati in favore dei partiti, ferma l’esigenza di assicurare la tracciabilità e l’identificabilità delle contribuzioni
  • l’introduzione dei meccanismi di natura fiscale, fondati sulla libera scelta dei contribuenti, a favore dei partiti
  • la disciplina di modalità di sostegno non monetario al funzionamento dei partiti in termini di strutture e servizi

Leggete anche “Basta soldi pubblici ai partiti. Chi ci sta?
Disciplina delle lobbies
Il presidente del Consiglio Letta ha presentato le linee sulle quali si articolerà un prossimo ddl in materia di attività delle lobbies e rappresentanza degli interessi economici.
 
Bonus edilizia
Il governo ha deciso di mettere a punto le questioni tecniche e finanziarie per consentire la proroga degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico e le ristrutturazioni edilizie.
In particolare, il decreto, su proposta del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e del Ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, di concerto con i ministeri dell’Ambiente, e dell’Economia e Finanze, prevede:

  • il recepimento della Direttiva 2010/31 in materia di prestazione energetica nell’edilizia in relazione alla quale è in corso una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia avviata dalla Commissione europea. Il decreto completa altresì il recepimento della Direttiva 2002/91/CE, che la Direttiva 2010/31/UE rifonde e contestualmente abroga. Viene, tra l’altro, così integrata la normativa di recepimento già in vigore
  • viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l’altro, delle caratteristiche termiche dell’edificio, nonché degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda
  • vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti minimi di prestazione energetica, da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti ogni 5 anni
  • nasce la definizione di “edifici a energia quasi zero” e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite l’attuazione di un Piano nazionale che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici
  • Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero. Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018
  • Viene infine previsto un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonché raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione dell’attestato è obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un’unità immobiliare, nonché per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione

Il Consiglio è terminato alle ore 13,50.
Per tutti gli altri temi si veda il comunicato stampa della Presidenza del Consiglio.

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5 thoughts on “Ecco i contenuti del Consiglio dei Ministri n. 5

Giiulio Gobbatosays:

Egregio Ministro Lupi,nel ringraziarla per quanto sta facendo in sede di Consiglio dei Ministri a favore del bonus per le ristrutturazioni edilizie , Le confermo la speranza che il provvedimento venga approvato al più pesto,
dato che è molto atteso sia da proprietari ( spesso piccoli come me)sia dalle imprese edilizie , dai professionisti del settore( geometri. ingegneri.architetti) e da tutti gli artigiani e le imprese dell’indotto.
Non lasci che la proroga venga bloccata.
La ringrazio , anche a nome di amici , parenti e professionisti del settore .

Luigi Marengosays:

Ministro buongiorno, ho iniziato a ristrutturare da poco l’abitazione bifamiliare per me e mio figlio. Vorremmo completarla con i benefici fiscali già usati e in scadenza e spero nella proroga per il completamento. Volevo evidenziare tutti i balzelli che si stanno pagando per la burocrazia che costano quasi più dell’intervento edilizio. Oltre agli oneri di costruzione e urbanizzazione ci sono quelli impropri ma inderogabili delle pertinenzialità dei box con atto pubblico (assurda se si costruisce su un terreno compreso nell’insieme degli appezzamenti e di stessa proprietà), l’autorizzazione a costruire a confine (l’ok dei vicini si poteva definire con scrittura privata registrata anziché atto pubblico) che con la precedente è costata la bellezza di € 2.500 di rogito!!!! Ci sono poi quei pochi metri cubi di terra da togliere per le fondamenta dell’ampliamento (piano casa di Berlusconi) che non si sa dove mettere (le discariche ricevono solo macerie) e che costano l’ira d’Iddio se non si trasferiscono con i formulari (neanche fosse la TAV – io ci abito vicino: Avigliana/ValSusa). Ometto le altre ulteriori incombenze che se ne potrebbe fare una tesi. Grazie molte per la Sua attività che apprezzo moltissimo.

Luigi Marengosays:

Convengo pienamente con la sua segnalazione che condivido. Ma ci sono tutti quegli atti burocratici che uccidono il piccolo proprietario perché per recuperare quel 20% del Piano Casa ci vogliono un sacco di soldi per oneri indotti il cui costo supera quello di investimento. E se vuole glielo posso anche dimostrare e documentare. Saluti.

Luigi Marengosays:

P.S. Ho omesso di indicare i costi per le relazioni geologiche (sono ben 3) ed aspetto che mi chiedano anche quella dell’acustica, come hanno fatto ad un negozio che ha installato una macchinetta del caffé da servire alla clientela con consumo in piedi. Ma è mai possibile che si venga così tagieggiati? Capisco che tutti devono lavorare ma chi ha lavorato una vita per aggiustarsi la casa perché deve buttare i soldi in queste cose inutili e insignificanti neanche si dovesse costruire un grattacielo? Guardi che la mia è opinione diffusa perché molta gente si lamenta sui media senza esito, però!

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