
Scomparso Eugenio Corti, uno dei più grandi scrittori cattolici italiani
Con Eugenio Corti scompare uno dei più grandi scrittori cattolici italiani e un insostituibile testimone del ‘900. Rendo oggi omaggio all’autore de “Il cavallo rosso”.
Con la Fondazione Costruiamo il Futuro, di cui sono stato presidente, gli avevamo dedicato una mostra monografica itinerante, un convegno e realizzato la rappresentazione di “Processo e morte di Stalin“.
In Corti, come hanno riconosciuto autorevoli critici internazionali che sono arrivati sino a paragonare “Il cavallo rosso” a “Guerra e pace”, c’è un amore sconfinato per l’uomo e per la verità, una dimensione universale vissuta e narrata attraverso il sentimento vivo che aveva di appartenenza alla sua terra, la Brianza.
Dopo il riconoscimento attribuitogli da milioni di lettori nei 24 paesi in cui è stato tradotto, mi auguro giunga da parte degli studiosi la riscoperta di un autore la cui produzione, svoltasi per oltre trent’anni, contribuisce a definire quel complesso periodo storico italiano in cui suggestioni europee si mescolavano a indirizzi regionali, nella rappresentazione di vicissitudini storiche e quotidiane, con risultati di tutto rilievo.
La strada la indica Laurent Mabire, che quando recensì l’edizione francese de “Il cavallo rosso” scrisse: “Eugenio Corti appare alla nostra epoca come un rivelatore, colui che trasforma il negativo in positivo, che ristabilisce l’ordine del mondo”.