
Nota di Comunione e Liberazione: ecco perchè faccio politica
La nota di Comunione e Liberazione spiega bene il motivo per cui sono in politica. Non c’è presa di distanza ma un richiamo alla ragione profonda dell’impegno per la costruzione del bene comune
LA NOTA > Ecco il testo integrale della nota di Comunione e Liberazione “Nota di Comunione e Liberazione sulla situazione politica e in vista delle prossime scadenze elettorali” via clonline.org
Nessuna presa di distanza ma come sempre forte gratitudine per il richiamo alla ragione per cui ho scelto di fare politica. È il richiamo di Benedetto XVI: l’intelligenza della fede che diventa intelligenza della realtà. Non è una presa di distanza ma il richiamo a una fede che abbraccia la realtà. Divisioni? Spetta a noi continuare a desiderare un’unità di giudizio, ma questo non è compito di Cl, è compito nostro e della nostra libertà.
L’UNITA’ DI CL > Il movimento di CL non è un partito ma un’esperienza e al suo interno diversi esponenti (Mario Mauro, Raffaello Vignali etc.) possono benissimo pensarla in modi diversi! Come ha detto Savorana: “L’unità di Cl è l’educazione alla fede”. Infatti il nostro contributo alla politica può essere letto attraverso l’auspicio di Benedetto XVI: «I cristiani non cercano l’egemonia politica o culturale, ma, ovunque si impegnano, sono mossi dalla certezza che Cristo è la pietra angolare di ogni costruzione umana. […] Il contributo dei cristiani è decisivo solo se l’intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà, chiave di giudizio e di trasformazione» (21 maggio 2010).
8 thoughts on “Nota di Comunione e Liberazione: ecco perchè faccio politica”
Grazie, avevo letto la nota del Movimento, che giustamente ribadisce concetti più volte espressi e condivisibili.
Detto questo, sarebbe interessante capire da Maurizio i motivi per cui ancora uno di noi debba stare accanto a Berlusconi dopo tutto quello che ha combinato in questi ultimi anni.
Avevo letto la nota, ribadisce quello che più evidente: CL non è un partito. E’ un’esperienza di vita e dentro di essa ci sono persone che vogliono servire il Paese e la comunità con l’impegno in politica. Infatti qualcuno che ne sapeva di più di me disse una volta: “la politica è un servizio.”
Sono Grato ai vari Mauro, Lupi e Vignali che dimostrano che pur avendo in comune un esperienza unificante, comunque, ragionevolmente in base alla propria sensibilità percorrono strade diverse all’interno di formazioni politiche diverse.
Auguro a tutti buon lavoro!
Nota tanto “datata” quanto portatrice una novità. Aiuto a non ricadere nel rischio di considerere che tutti sono uguali, che ė il preludio al pensiero che nulla ha valore.
Nella situazione attuale, da impegnato ed eletto nelle fila del pdl, il voto del prossimo febbraio per la Regione Lombardia e per il Parlamento Nazionale mi pongono qualche grattacapo. In Regione, Albertini senza se è senza ma, piuttosto che un’alleanza con la Lega o un candidato di bandiera pdl costruito sulla ripicca e sulla poco lungimiranza.
Per il Nazionale un voto ed un impegno alla Montanelli (turandosi il naso) tra la condivisione di un percorso politico in un partito che nel suo DNA mantiene quella tradizione e quei principi che lo hanno originato sin dalla discesa in campo nel ’94 del Presidente Berlusconi e la convinzione che poco o nulla ė stato fatto per mantenere una classe politica che sapesse interpretare tradizione e principi. Quand”ė così il minimo che può succedere ė di non essere più credibili.
Sono io che sono fuori dal pdl o è il pdl che è fuori dalla realtà (intendendoci sul termine realtà; senza che sia affrontata censurando i fatti per concentrarsi solo sulle interpretazioni).
Monti, poi, ė un altro capitolo su cui non mi dilungo.
Ringrazio il movimento che ancora una volta ha chiarito la strada con un vecchia ma attualissima indicazione, a conferma di quanto solide siano le fondamenta dell’insegnamento di don Giussani. Ti auguro buon lavoro anche se in queste occasioni elettorali non ti seguirò e mi dispiace, senza rinunciare a romperti le scatole da questo Blog. Oggi però non riesco a immaginare ipotesi di lavoro credibili nel PdL attuale: ne sui principi irrinunciabili, ne riguardo una seria politica riformatrice, ne in una politica estera orientata a un recupero di credibilità in Europa ( la credibilità non serve solo a diminuire lo spread ma anche a far pesare quei “pricipi irrinunciabili” che in Italia, purtroppo solo a livello civile e morale, sono più vivi che altrove).
Grazie. E’ molto importante e tempestivo questo chiarimento prima che si avvii la campagna elettorale, si profilino programmi e candidature che vedranno esponenti politici che vivono la comune esperienza ecclesiale di Comunione e Liberazione fare scelte di campo diverse. Tutto ora è molto chiaro e solo chi non vuole capire o chi non è in buona fede continuerà nella bassa speculazione politica o giornalistica che sia. Mi permetto solo di aggiungere, per amore di verità, che la confusione, in diversi casi, purtroppo è stata alimentata non solo dai giornali e dalla politica ma da alcune personalità impegnate in politica (e Maurizio Lupi è uno di questi) che partecipano al cammino di Comunione e Liberazione e che nei dibattiti televisivi o sui giornali, provocati dagli interlocutori o intervistatori, anziché distinguere tra il percorso ecclesiale personale che avevano avuto la grazia di incontrare e limitarsi a definirsi persone impegnate a livello individuale in politica, quasi si vantavano di essere lì praticamente a nome di CL, difendendo, in alcuni casi, l’indifendibile e coinvolgendo, con certi discutibili atteggiamenti, tutto il movimento e la ricchezza di esperienze umane e associative che esso esprime e che va ben al di là del’impegno in politica. Dopo questo chiarimento ufficiale deve essere quindi pacifico per tutti, per il futuro, che chi vorrà servire il bene comune, pur a partire da questa straordinaria esperienza ecclesiale, non dovrà confondere i piani, come è accaduto purtroppo negli ultimi anni.Giacomo Buonopane
Caro Maurizio Lupi,
il comunicato del movimento di Comunione e Liberazione è chiarissimo e le indicazioni del movimento stesso sono a mio avviso sempre state chiare. Caso mai c’è stata una cerca confusione di coloro che facendo riferimento a questa grande storia ed esperienza hanno fatto politica e non sempre hanno tenuto presente queste prerogative a volte anche strumentalmente. Mi dispiace ma in questo giro non la seguo.
Sono molto perplessa della lievità con cui si giunga alla conclusione, che dopo la nota del Movimento, ciascuno, “in coscienza” possa sostenere chi gli pare.
La “visione di insieme” che è garantita dalla Politica, chiede valori condivisi.
Altrimenti è assolutamente legittimata la compra-vendita dei voti, e gli “ordini di scuderia” per miseri banali ma interessati (issimi) vantaggi personali, che “giocano” su criteri condivisi.
L’affermazione di un Valore a volte non ripaga nell’immediato.La famiglia basata sul matrimonio tra un uomo ed una donna non comporta di per se il quoziente familiare Il primo è un valore(irrinunciabile) il secondo è un criterio (condivisibilissimo e quanto mai opportuno ma opinabile se si inventa un altro modo di sgravare le tasse per la famiglia). Confondere criteri e valori ci imbalsama e ci rende sprovvedute prede, in questo tempo di crisi, di promesse da marinaio, non da pirata (per salvare la Barca urge il Pirata….per la banca basta Monti; per seguire Monti basta piegare la testa e stringere la cinghia, per dare concretezza al progetto di Belusconi, PRIMA deve avere i voti per l’avvio, MA TUTTI DOBBIAMO ALZARE la TESTA E TIRARCI SU LE MANICHE…. MRP