
Solidarietà al ministro Kyenge per gli insulti razzisti che negano la democrazia
Esprimo la mia solidarietà al collega ministro Cecile Kyenge per gli attacchi razzisti di cui è vittima
‘Hic manebimus optime’, qui staremo benissimo. Risponda così il ministro Cecile Kyenge a chi, ignaro della nostra storia e della nostra cultura, la invita a “tornare in Congo“.
Tutta la mia solidarietà alla collega ministro contro gli attacchi di stampo razzista di cui è vittima. La legittima diversità di opinione su alcuni temi è il sale della democrazia, l’insulto rozzo e violento ne è la più radicale negazione.
11 thoughts on “Solidarietà al ministro Kyenge per gli insulti razzisti che negano la democrazia”
Solidarietà?
E’ una parola grossa caro Ministro Maurizio.
Chiediamoci, piuttosto, quali siano state le ragioni per cui qualcuno, magari esasperato della situazione italiana in generale e in particolare, sia arrivato a tanto.
La signora Kyenge è forse stata troppo solerte nell’enunciare i suoi desiderata: dalla revoca della clandestinità.. alla concessione della cittadinanza ius soli a chiunque nasca in Italia indipendentemente se si tratta di un figlio di persone che cercano di integrarsi da tempo o se avrà usufruito del cosiddetto turismo del parto.. alla abolizione della Bossi-Fini, già stravolta dai nostri giudici.
Sicuramente non sono le priorità in campo umanitario di cui il nostro Paese necessita.
Con questo non ho voluto dire che abbiano fatto bene.
Sig.ra Mina Pungetti concordo con la sua opinione e aggiungo che nel 2013 un’adeguata educazione sessuale sarebbe opportuna per limitare le nascite visto che le risorse del nostro pianeta sono scarse.L’Italia una penisola così stretta,con circa 60 milioni di abitanti è sovraffollata,non c’è rapporto tra popolazione e densità.Un pò di amor di Patria non sarebbe male!Ogni Stato ha già scelto i propri criteri per concedere la cittadinanza perchè modificarli?Ci sono altri Stati che adottano il requisito richiesto dal ministro,forse in Italia c’è il miele?
Gent. Signora Antonietta,
che l’Italia sia il Paese del Bengodi ormai lo sanno tutti, altrimenti non avremmo questa grande affluenza da ogni parte del mondo.
Se poi ci mettiamo gli eccessivi buonismi della Chiesa che possono produrre compromessi confusi e di bassi livelli, sommati al permissivismo assoluto della nostra sinistra (in contrapposizione all’educazione impartita ai nostri genitori dal fascismo), ecco che ci ritroviamo un Paese allo sbando, senza regole e con poca luce all’orizzonte.
Purtroppo.
ma quali insulti razzisti? cominciate anche voi del pdl a stare dalla parte degli stranieri e non degli italiani?…la verità che questo nostro paese troppo buono e tollerante verso tutti diventera proprietà loro che da immigrati diventeranno invasori a cui dovremmo anche sottostare con la storia del RAZZISMO..la verità e che questi signori stranieri hanno capito tutto di noi italiani….dovremmo fare come in svizzera ,ma si sa in italia se sei clandestino e magari straniero trovi aiuti su tutto se sei italiano e hai lavorato 40 anni specialmente voi politici fate finta di nulla..
Gli insulti razzisti a cui mi riferisco sono quelli di Forza Nuova di cui il collega Ministro Kyenge è stata vittima
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/05/09/news/forza_nuova_contro_kyenge_se_ne_torni_in_congo-58397055/
Grazie
Maurizio
Sig.re Alessandro Maiorano condivido quello che ha scritto,la Svizzera è un buon modello da imitare perchè in essa si persegue il bene dei cittadini;gli svizzeri hanno una forte identità di gruppo, si percepisce.Invece da noi la gente comune non conta nulla ,fra poco dobbiamo consegnare le chiavi delle nostre case agli stranieri,uscire in punta di piedi,togliere il disturbo.In fondo se ci importunano per strada,ci eliminano anche per pochi euro cosa importa ai nostri governanti?L’Italia è stata fatta ma degli italiani neanche l’ombra,questo è il nostro tallone di Achille che non sfugge certamente neppure all’Europa.L’Italia alla mercè di tutti.
Io credo che siano spesso e volentieri gli stranieri ad essere razzisti nei nostri confronti e che un ministero sarebbe stato giusto istituirlo a nostra tutela. Politici, passate una giornata tipo in una città italiana e vi renderete conto di chi è vittima e chi carnefice. La colpa non è della Chiesa che per forza deve porgere l’altra guancia, ma della politica che si è dimenticata che l’Italia l’hanno costruita e pagata gli italiani.
Sig.re Alessandro Maiorano condivido la sua opinione.La Svizzera è un buon modello da imitare poichè in essa si persegue il bene dei cittadini i quali hanno una forte identità di gruppo.Invece da noi la gente comune non conta niente,fra poco dobbiamo consegnare le chiavi di casa agli stranieri e togliere il disturbo;in fondo se importunati per strada,eliminati per pochi euro cosa importa ai governanti?Prima di espatriare si ha il diritto di rimanere nei propri posti.
ecco perche non nascono piu bimbi e anche queli che ci sono ,,per fortuna ,,sono lasciati sensa minimo di aiuto alle famiglie che hanno il coragio di prendersi questa grosa responsabilita per futuro. ma che modo de pensare e questo?Alora andiamo tutti a stelirizalci cosi la popolazione non cresce piu e fra 30 anni ci troviamo tutti belli e vechi pero senza un nipote che magari ci fa soridere
Il suo, Signora Valy Andre, è un discorso pretestuoso che non trova alcun fondamento nel problema dell’abolizione della clandestinità che se attuata coscienziosamente, andrebbe a beneficio di tutti gli stranieri che vogliono integrarsi o della cittadinanza ‘ius soli’ senza sapere a chi viene concessa.