Maurizio Lupi

 Decreto lavoro: 200 mila posti di lavoro per giovani in 18 mesi
Giugno 26, 2013

Decreto lavoro: 200 mila posti di lavoro per giovani in 18 mesi

L’undicesimo Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto lavoro che rientra enlle priorità di questo governo. Eccone maggiori dettagli.

Per l’occupazione e la domanda di lavoro, il governo ha stanziato 1.5 miliardi di euro e creato le condizioni per oltre 200 mila assunzioni di giovani in 18 mesi.
L’intervento è così organizzato:

  • Incentivazione della creazione di lavoro a tempo indeterminato 500 milioni
  • Incentivazione dell’autoimprenditorialità e dell’impresa sociale 250 milioni
  • Avvicinamento dei giovani che non studiano e non lavorano (NEET) al lavoro con tirocini 150 milioni
  • Contrasto alla povertà estrema 170 milioni.

 
GLI OBIETTIVI DEGLI INCENTIVI
Gli interventi mirano soprattutto a:

  • Aumentare l’occupazione e creare posti di lavoro, soprattutto a tempo indeterminato
  • Creare nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani
  • Ridurre la disoccupazione e l’inattività
  • Favorire l’alternanza scuola-lavoro
  • Sostenere il reinserimento lavorativo di chi usufruisce di ammortizzatori sociali
  • Incentivare le assunzioni di persone disabili

Quindi anche:

  • Dare valore all’apprendistato e favorire tirocini formativi
  • Migliorare il funzionamento del mercato del lavoro con chiarimenti sulla natura dei contratti e semplificazioni
  • Rafforzare le tutele per i lavoratori e migliorare la trasparenza

 
INCENTIVI PER NUOVE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
Si vuole così incentivare l’assunzione di giovani lavoratori in età compresa tra i 18 e i 29 anni e che godano di almeno una di queste condizioni:

  1. Siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi
  2. Siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale
  3. Siano lavoratori che vivono da soli con una o più persone a carico

Per il datore di lavoro l’incentivo è pari:

  • Al 33% della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali complessiva per un periodo di 18 mesi e non può superare i 650 euro per lavoratore
  • Se, invece, il datore di lavoro trasforma un contratto in essere da determinato a “indeterminato” il periodo di incentivazione è di 12 mesi. Alla trasformazione deve comunque corrispondere un’ulteriore assunzione di lavoratore

LEGGETE ANCHE: Consiglio dei Ministri n.11: importanti risultati per lavoro e Iva
 
IL MEZZOGIORNO
Da questo decreto vengono stanziati 794 milioni di euro nei quattro anni tra 2013-2016 (come dichiarato soprattutto alle regioni del Sud Italia, quindi: 500 milioni per il Mezzogiorno, 294 milioni per le restanti) per le assunzioni di giovani.
Il Mezzogiorno ha raggiunto livelli di disoccupazione allarmanti:

  • 1.250.000 giovani (15-29 anni) che non studiano nè lavorano
  • Un giovane meridionale su 3 oggi non studia nè lavora
  • I giovani diplomati del Sud hanno nel 2012 un tasso di occupazione del 31% e i giovani laureati del 49%: tassi entrambi inferiori di circa 15 punti rispetto al resto dell’Italia

Nel solo Sud gli effetti stimati sono importanti:

  • Si coinvolgeranno 300.000 persone di cui oltre 150.000 in condizione di povertà estrema
  • Si creano circa 80.000 nuovi posti di lavoro nel 2013-2014
  • Si determina una crescita del Pil di circa +0,2% per il 2014 e 0,4% per il 2015 e oltre

LEGGETE ANCHE: Social Card 2013: informazioni e requisiti
 

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12 thoughts on “Decreto lavoro: 200 mila posti di lavoro per giovani in 18 mesi

Daniele Rappolisays:

Buonasera Ministro , rispettando l’impegno che state mettendo nel cercare di dare un impulso alla situazione , noto constatare con stupore che in realtà non si sta accrescendo il problema dove realmente e’. Mi spiego meglio ho fondato una piccola cooperative in Calabria circa un anno e mezzo fa dove faccio lavorare una ragazza di 33 anni e un ragazzo di 24 anni , cerchiamo di tirare avanti ( non crescere ) in una situazione paradossale dove lo stato e le banche non danno nessun tipo di aiuto , anzi quando possono cercano di aggredire , si parla di crescita , disoccupazione etc e poi oggi il mio commercialista mi invia una email che da oggi i bolli sono passati da un ero e qualcosa a due e da quattordici a sedici . Se non fossi un po’ sciocco e un idealista chiuderei domani .
Buon lavoro e cordiali saluti

ciro barbatosays:

buona sera sono un ragazzo di 30 padre di 2 figli in cerca di lavoro spero di trovare un lavoro fisso ke possa permettermi di mantenere la mia famiglia spero ke venga accettata la mia rikiesta grz e buona serata

Giacomo Antonellisays:

Parlare di aver fatto due gol per i provvedimenti presi, soprattutto per il lavoro che non c’è, è azzardato, io vedo infatti due autogol.Gia porre delle condizioni per poter accedere ad un lavoro è incomprensibile, per esempio chi ha compiuto 30 anni che fà si spara? A mio avviso non è assolutamente serio un simile provvedimento, in quanto non abbassa le tasse per le aziende che vorrebbero e potrebbero assumere personale, perchè poi mettere un limite di età per essere assunti.Mi dite poi chi non lavora come fa a vivere da solo? e per dipiù ad avere in carico anche dei familiari? Io ormai ho perso la speranza che la classe politica possa fare effettivamente qualcosa per il paese, è troppo abituata a tutelare i propri interessi. Poi se non si riesce a capire che l’aumento dell’iva, per una economia che è già al collasso è fallimentare…………..

Claudio Torbidisays:

Caro Maurizio con questo decreto i quarantenni che fine faranno, poi secondo la mia opinione le aziende hanno bisogno prima di lavoro e poi di occupazione, un azienda in crisi cosa se ne fa di nuovo personale?

mariangela s.says:

Sono pienamente d’accordo su quanto esposto sopra. Ribadisco quanto più volte detto: NON DIMENTICATEVI DEGLI OVER 30, ma ho l’impressione che lo state facendo o meglio lo si voglia fare…..

Donatella Vannuccisays:

On.le Maurizio LUPI
Tutto per far assumere i giovani (legittimo!) ma a chi ha dai 45 in su??
Il pericolo è che le aziende facciano “pulizia” di contratti vecchi e rimpiazzandoli con nuovi contratti con meno costi, meno diritti e più facilmente ricattabili.
Il lavoro va detassato tutto, le aziende devono aver il respiro per poter lavorare e garantire più soldi agli stipendi e di conseguenza ai consumi. Finché è più conveniente far lavorare i soldi anziché le persone non cambierà nulla. Si stanno precarizzando tutti gli strati sociali più deboli senza tenere conto che sono quegli strati che fanno girare l’economia.
Distinti saluti.
Donatella

Donatella Vannuccisays:

Carissimo On.le LUPI
Cosa significa questo sostegno ai giovani, significa che una persona adulta over 30 avrà le possibilità ancora più ridotte di trovare qualsiasi lavoro.
Il lavoro va distribuito a tutte le categorie senza discriminazione.
State Ghettizzando i lavoratori!!!
Buon lavoro!

Donatella Vannuccisays:

On.le LUPI
Leggendo questo articolo ho la conferma che non c’è alcun interesse a risolvere il problema del lavoro e si mettono insieme ulteriori provvedimenti sbagliati su provvedimenti sbagliati. E che i nostri governanti (o presunti tali) non hanno capito nulla. E continuano a non capirci nulla!
Si parla di assunzioni a tempo indeterminato per gli OVER 30. Bene! E quelli sopra i 30 anni che vivono di contratti a progetto accumulati uno dietro l’altro? Cosa faranno, si attaccheranno al tram? Rimarranno precari a vita? Dove sono i provvedimenti per l’assunzione a tempo indeterminato di questa fascia di lavoratori? Questi problemi non vanno affrontati con le promesse o la demagogia. Vanno affrontati CASO PER CASO, altrimenti accanto ai danni fatti dall’ex (per fortuna) ministro Fornero e da coloro che l’hanno preceduta, se ne creeranno di nuovi e la fascia di lavoratori da 30 a 45 anni diventeranno i nuovi esodati.
Cordiali saluti.

Progetto 30compiutisays:

Salve a tutti,
Ho appena letto il alcuni dei messaggi che sollevano la questione degli over 30 e vorrei segnalare che è nato un nuovo progetto che si propone di raccogliere le storie di discriminazione degli over 30 che cercano lavoro nell’Italia degli incentivi selvaggi. La disoccupazione in questo paese non ha età, ma i Governi che si susseguono continuano a settorializzare i disoccupati per fascie di età, categorie e sottocategorie. Con quali effetti? Chi risulta più discriminato e come si manifesta questa discriminazione? Il Progetto 30 compiuti vuole raccogliere le storie, le testimonianze e le esperienze personali di chi cerca oggi lavoro in Italia a 30 anni compiuti. L’obiettivo è di mettere insieme le voci di chi subisce gli effetti di politiche inadeguate e discriminatorie sulla propria pelle, perchè uniti si parla più forte. Se avete storie da raccontare scriveteci, progetto30compiuti @ gmail.com e seguiteci su Facebook https://www.facebook.com/progetto.trentacompiuti . Facciamo qualcosa e facciamolo insieme

Davide Sorrentinosays:

On. Lupi se il buongiorno si vede dal mattino questa sarà una pessima giornata. Le politiche per il lavoro devono essere rivolte a tutti e non discriminate in base all’età. Questo pone enormi problemi di equità. Io ho compiuto da pochi mesi 30 anni, sono laureato e ho perso il lavoro, cosa dovrei fare? Ormai tutti gli incentivi sono per gli under 29 e di conseguenza le aziende assumono lì. La legge che vieta discriminazioni in base all’età è tranquillamente aggirata con la parola “tirocinio”.

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