Maurizio Lupi

 Piano Casa due: ecco i contenuti principali del Decreto Lupi
Maggio 20, 2014

Piano Casa due: ecco i contenuti principali del Decreto Lupi

Il “Decreto Lupi”, nome non ufficiale del Piano Casa elaborato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, è diventato legge il 20 maggio 2014. Stanzia  1 miliardo e 8’00 milioni di euro con tre obiettivi:

  1. il sostegno all’affitto a canone concordato;
  2. l’ampliamento dell’offerta di alloggi popolari;
  3. lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale;
  4. la certezza del diritto per i proprietari.


 

PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DEL PIANO CASA:

 

SOSTEGNO ALL’AFFITTO

200 milioni di euro al fondo affitto

Ai 100 milioni di euro già stanziati dal decreto legge IMU dello scorso agosto (n. 102/2013) il Piano Casa aggiunge altri 100 milioni per il biennio 2014-2015.
Il Fondo nazionale per l’accesso alle abitazione in locazione prevede l’erogazione di contributi a favore di famiglie che hanno un canone di locazione registrato che si trovano in difficoltà nel pagare l’affitto.
 

266 milioni di euro al fondo contro la morosità incolpevole

  • Ai 40 milioni di euro stanziati dal decreto legge IMU dello scorso agosto (n. 102/2013) si aggiungono altri 226 milioni da qui al 2020.

Il Fondo è destinato agli inquilini morosi  incolpevoli, cioè a quelle persone che hanno sempre pagato l’affitto e non riescono più a pagarlo o perché hanno perso il lavoro e per difficoltà economiche familiari dovute ad esempio a una grave malattia.
 

Fondi di garanzia e agenzie di reperimento alloggi a canone concordato

Per attenuare le tensioni sul mercato delle locazioni (2,5 milioni di famiglie in affitto pagano un canone superiore al 40% del reddito), le risorse del Fondo Affitto sono destinate anche:

  • alla costituzione di fondi di garanzia
  • al reperimento di  alloggi  in  locazione a canone concordato, premiando le Agenzie locali che:
    • assegnano gli alloggi agli inquilini provenienti da alloggi ex IACP o sottoposti a procedure di sfratto esecutivo
    • hanno intermediato il maggior numero di contratti di locazione a canone concordato nel biennio precedente

 

Misure per incrementare l’offerta  di alloggi in affitto e la moderazione dei canoni

Il Piano casa introduce:

  • Incentivi ai Comuni che acquisiscono in locazione immobili di privati per contrastare l’emergenza abitativa
  • Incentivi alle rinegoziazioni fra le parti delle locazioni esistenti per la stipula di contratti a canoni inferiori

 
 

EDILIZIA POPOLARE

Piano di recupero alloggi ex IACP e di proprietà dei comuni con 568 milioni di euro

  • entro 4 mesi dovrà essere approvato il progetto che finanzierà con 500 milioni di euro il recupero di oltre 12.000 alloggi, anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico e statico degli immobili. Le risorse, entro il limite di 500.000 euro, sono reperite attraverso il «fondo revoche» (infrastrutture strategiche «incagliate»)
  • Altri 67,9 milioni di euro vanno al recupero di ulteriori 2.300 alloggi ex IACP da destinare alle categorie sociali disagiate (conduttori con reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento, figli fiscalmente a carico e che risultino soggetti a procedure esecutive di rilascio per finita locazione).

 

Utilizzo dei proventi vendita alloggi ex IACP e di proprietà dei comuni per realizzare nuovi alloggi o recuperare quelli inagibili

  • Entro il 30 giugno 2014 un decreto MIT, MEF, Affari regionali (d’intesa con la Conferenza unificata) sulle procedure di alienazione degli alloggi ex IACP e dei Comuni a favore degli attuali inquilini.
  • Entro 30 giorni la costituzione Fondo contributo agli interessi sui mutui ipotecari, con una dotazione di 18,9 milioni di euro ogni anno dal 2015 al 2020 (113,4 milioni di euro) per favorire l’acquisto degli alloggi da parte degli inquilini.
  • Accesso al Fondo di garanzia statale per la prima casa del MEF (istituito con la legge di Stabilità) dotato di 200  milioni  di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016.

 

EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE

Incremento dell’offerta di alloggi

Il Piano casa favorisce l’aumento dell’offerta di alloggi sociali in locazione: nei Comuni ad alta tensione abitativa, senza consumo di nuovo suolo, valorizzando il risparmio energetico, accelerando l’utilizzo delle risorse dei Fondi immobiliari per il social housing (come il FIA)
Lo fa, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, attraverso interventi di:

  • ristrutturazione edilizia
  • sostituzione edilizia mediante anche la totale demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione con modifica di sagoma
  • variazione della destinazione d’uso
  • creazione di servizi e funzioni connesse e complementari alla residenza, al commercio con esclusione delle grandi strutture di vendita
  • creazione di quote di alloggi da destinare alla locazione temporanea dei residenti di immobili di edilizia residenziale pubblica in corso di ristrutturazione o a soggetti sottoposti a procedure di sfratto.

100 milioni di euro

  • per le Regioni che entro 90 giorni definiscono:
    • i requisiti di accesso e di permanenza nell’alloggio sociale
    • i criteri per la fissazione dei canoni di locazione
    • i prezzi di cessione per gli alloggi concessi in locazione con patto di futura vendita
    • eventuali norme di semplificazione per il rilascio del titolo abilitativo edilizio e riduzioni degli  oneri di urbanizzazione
  • per il finanziamento della quota di alloggi per gli inquilini ERP nonché degli spazi e servizi collettivi dei soli Comuni che entro 90 giorni recepiscono le norme di semplificazione e approvano:
    • i criteri di valutazione urbanistica, economica e funzionale degli interventi
    • le superfici complessive che possono essere cedute ad altri operatori ovvero trasferite su altre aree di proprietà pubblica o privata

 

Riscatto a termine dell’alloggio

  • Le convenzioni che disciplinano le locazioni di alloggio sociale possono prevedere che – trascorsi almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione – l’inquilino abbia la facoltà di riscattare l’unità immobiliare.

Grazie al Piano Casa, chi acquista ha due vantaggi: 1) l’Iva dovuta dall’acquirente (che è incassata da chi vende per riversarla allo Stato) viene corrisposta solo al momento del riscatto e non all’inizio; 2) il reperimento del fabbisogno finanziario residuo per l’acquisto è rimandato al momento dell’atto di acquisto. Chi vende rimanda la tassazione IRES e IRAP sui corrispettivi delle cessioni alla data del riscatto .
 
 

AGEVOLAZIONI FISCALI

Riduzione della cedolare secca al 10%

  • Per incentivare i proprietari di alloggi sfitti a metterli sul mercato a canone concordato, l’aliquota della cedolare secca, già ridotta lo scorso anno dal 19 al 15%, viene ulteriormente abbassata – per il quadriennio 2014-2017 – al 10%.
  • La cedolare secca al 10% per chi affitta a canone concordato è estesa, oltre ai Comuni ad alta densità abitativa, anche ai Comuni colpiti da calamità naturali per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza negli ultimi cinque anni.

 

Per i redditi da locazione di alloggi sociali nuovi o ristrutturati

I redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini IRPEF/IRES e IRAP nella misura del 40 per cento per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori.

 

Detrazioni Irpef  per il conduttore di alloggi sociali

Per il triennio 2014 -2016 gli inquilini di alloggi sociali beneficiano di una detrazione pari a  900 euro (per redditi non superiori euro 15.493,71) e a 450 euro (per redditi non superiori a euro 30.987,41).
 

Bonus per l’acquisto di mobili

Nell’iter parlamentare per la conversione in legge del Decreto Casa (piano casa) è stata ripristinata la versione originaria del testo sui bonus fiscali per le ristrutturazioni edilizie (detrazioni del 50%) che li estendeva all’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La detrazione fiscale per l’acquisto di mobili è ora ammessa entro il tetto di spesa a 10.000 euro, ma comunque per un importo svincolato dall’importo della spesa per la ristrutturazione (nella vecchia versione la detrazione per i mobili non poteva eccedere quella per i lavori di ristrutturazione)
 

Imu residenti all’estero

Chi risiede all’estero e ha in Italia, una o più case sfitte, per una di queste non dovrà pagare l’Imu perché gli verrà considerata come prima casa. Tari e Tasi saranno ridotte dei due terzi.
 

LOTTA ALL’ABUSIVISMO E TUTELA DEI CONDUTTORI CHE ABBIANO APPLICATO LE NORME ANTIEVASIONE

Con il Piano Casa Lupi:

  • Chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi.
  • Chi occupa abusivamente una casa non possa partecipare a procedure di assegnazione di alloggi IACP per cinque anni.
  • Per fronteggiare le conseguenze applicative della sentenza della Corte costituzionale n. 50/2014 sono state introdotte delle misure di tutela e la garanzia di un canone ridotto fino al 31/12/15 per gli inquilini che avevano che avevano applicato le disposizioni anti-evasione denunciando i canoni in nero.

 

Prev Post

Principali fatti che ho realizzato come Ministro delle Infrastrutture e…

Next Post

Piano Casa Lupi è legge e affronta l'emergenza casa

post-bars

19 thoughts on “Piano Casa due: ecco i contenuti principali del Decreto Lupi

Maro DE LAURENTISsays:

bene per chi può avvalersi di tali opportunità ma ho bisogno di fare una domanda, posso? chi ha un mutuo casa contratto con istituto bancario, e oggi, marito e moglie sono entrambi senza lavoro,cosa possono fare? Chi è in locazione si! ha la possibilità se in difficoltà e gli altri? DEVONO SOLO SPERARE NELLA COMPRENSIONE DELLA BANCA? GRAZIE

Antonietta Grillosays:

Ministro Maurizio Lupi
Ho letto l’articolo che ” La Nazione” di oggi 12/03/2014 ha dedicato al piano casa da Lei presentato.L’idea di contemperare esigenze diverse,da una parte gli interessi dei proprietari e dall’altra gli interessi degli inquilini è molto positiva.Io ritengo interessante il ricorso al “Rent to buy”,una metodologia di compravendita immobiliare,un programma preparatorio all’acquisto, che produce importanti benefici.

patrizia lanzonesays:

sig. ministro,
vero che è difficile accontentare tutti ma come fa un professionista (lavoratore autonomo ) con figli disoccupati a carico a far credere che il suo reddito in 5 anni da 150.000 euro è ora di 25.000 ? oltretutto grazie ai mancati pagamenti della P.A. è incorso in segnalazioni C.R. pignoramenti ecc. essendo per la banca un reietto ???
è un moroso incolpevole o no visto che stiamo per essere cacciati da casa ?? senza licenziamento come si dimostra ??

Massimo iannillisays:

Quando fu varata la legge 438 /98 dal mai troppo rimpianto governo Prodi, il fondo per l’aiuto agli affittuari poveri (perché onesti ) era di 388 milioni . Un piccolo aiutino ,ma almeno qualcosa . Oggi il decreto ammazza-poveri varato dal duo Lupi-Renzi ne prevede 1oo di milioni . In pratica neanche 5o euro al mese . Costa di più fare la domanda . Neanche Berlusconi era arrivato a tanto . Solo Monti fece peggio . Lui il sussidio lo cancello proprio . Sapere poi che quei soldi che ci hanno tolto andranno ad aggiungersi ai quattro miliardi regalati ai padroni di casa abusivi ed evasori . . .

Giuseppe Anonsays:

Ma quando verrà svolto il decreto MIT-MEF-Affari Regionali atto a procedere sulle decisioni da prendere in fatto di Alienazione ex-IACP?
Grazie
Giuseppe

angelosays:

le leggi se fatte devono entrare subito in funzione ormai mi sono stancato di ripetere sempre le stesse cose. prendete esempio dalla germania vero stato

Rossi Mariosays:

Certo è strano che i politici non si siano resi conto che per la vendita degli alloggi popolari agli inquilini che mostrano di essere effettivamente interessati all’acquisto, vi può essere un grosso movimento di soldi a favore degli enti locali e del governo.
Si metterebbe in moto l’edilizia di recupero fatta da chi compra con le ristrutturazioni. basta una lettera mandata a tutti gli inquilini, e sondare chi è interessato all’acquisto, e poi vendere.

Giuseppe Anonsays:

X Mario Rossi. Ciao Mario,
devi sapere che tante di quelle lettere di cui tu ne parli, potrebbero mandarle ad occhi chiusi sin da subito, e ti spiego il motivo: i vecchi piani vendita dell’Ater, le vendite già programmate per intenderci, esistono perchè qualche anno fà l’Ater (ex-IACP) inviò delle lettere a tutti gli inquilini, in cui si chiedeva all’inquilino se era disposto all’acquisto del proprio alloggio, quindi già sanno a chi devono vendere, ma come ben saprai, qualcosa negli anni è cambiato e alcuni degli inquilini non sono più gli stessi, non so se hai capito il concetto, questo ti fa capire il motivo per il quale non si vende, non si vende perchè si sta coprendo qualcuno, ma come da nostra proposto inviata al MIT, ci chiediamo perchè non mandare le lettere a chi risiede da almeno 30 anni e verificare la veridicità e l’autenticità del contratto d’affitto? E qui che casca l’asino, la proposta che abbiamo fatto al MIT è determinante, lecita ed equilibrata, per cui chiediamo rispetto e sopratutto la valutazione della nostra proposta. Per questo siamo incazzati neri, ci sono inquilini che già rientrano nei vecchi Piani Vendita e il MIT che ha fatto varare la legge sul Piano Caso, in cui si prevede la possibilità per chi è inquilino ex-IACP e legittimo affittuario da almeno 7 anni, di diventare proprietario acquistando il proprio alloggio, e il DL Piano Casa parla di inquilini affittuari da almeno 7 anni, figuriamoci chi ci sta da almeno 30-40anni e rientra nei vecchi Piani Vendita (Ater). E’ uno schifo, ci stanno prendendo per i fondelli.

Leave a Comment

Potrebbero interessarti