Maurizio Lupi

 Pdl in pressing sulle banche, non sono bambinate
Marzo 14, 2012

Pdl in pressing sulle banche, non sono bambinate

Dall’incontoro tra i vertici dell’Abi e la delegazione del Pdl guidata da Angelino Alfano, sono emerse le nostre proposte per favorire imprese e famiglie con debiti, mutui e soprattutto il credito. Chi le definisce bambinate si sbaglia

Ecco le nostre principali proposte alle banche:

  1. non revocabilità dei prestiti fatti alle imprese
  2. destinare i nuovi fondi Bce al credito a imprese-famiglie
  3. posticipo delle rate di mutuo non pagate negli ultimi 18 mesi e relativo ricalcolo del piano di ammortamento.

Queste sono le nostre priorità, mi dispiace che qualcuno le consideri bambinate. Ora attendiamo risposte.
La notizia del Corriere della Sera del 14-3-2012
LE PROPOSTE – Tra le proposte che il Pdl ha presentato agli istituti di credito, l’impegno che «i soldi ricevuti dalla Bce all’1% di interesse vengano reimpiegati per cittadini e imprese». «Abbiamo chiesto l’irrevocabilità di tutte le erogazioni concesse a famiglie e imprese già erogate, tranne in caso di fallimenti – ha detto Alfano – oltre a consentire il posticipo del pagamento delle rate del mutuo non pagate negli ultimi 18 mesi». Tra le richieste anche quella di ridefinire il piano di ammortamento, ricalcolando la rata del mutuo e parametrandola alla capacità di pagamento del cittadino. «Che le banche accettino forme di controllo da parte di Bankitalia – ha precisato Alfano – e che, per quanto riguarda il lavoro, siano mantenuti i livelli occupazionali attuali, ovvero 320 mila persone. Ora attendiamo le risposte».

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6 thoughts on “Pdl in pressing sulle banche, non sono bambinate

massimo de tommasosays:

apprezzo i suoi commenti in merito alle banche, ma devofarle presente che le poste in questo momento non sono meno in quanto a disservizi e disinformazioni,questo in merito ai nuovi contratti smart, dei quali sono certo che come me una elevata percentuale dei proprietari di libretti postali non e a conoscenza.fino al 31 dicembre dello scorso anno gli interessi pagati sui libretti postali erano circa il 3%,ma a partire dalprimo gennaio 2013 si riduce all 1% fin qui sembrerebbe una proposta commerciale come una altra il problema e che alla maggior parte degli italiani non e stato ancora messa al corrente di cioche dovrebbero fare per continuare a ricevere quel 3% di cui parlavo prima e cioè di trasformare il loro libretto normale in libretto smart.Come a me successo,non sono stato messo al corrente neanche verbalmente pur essendo stato in posta diverse volte negli ultimi tre mesi per operazionicon libretto di risparmio,mi e’solo stato mostrato un foglio stampato applicato su di un totem in mezzo ad altri 20 di vario genere che anche io persona attenta e con buona vista con buona probabilita avrei stentato a trovare. quindi io mi chiedo,quante persone specialmente anziane sono a conoscenza di tutto questo e quindi quante persone alla fine di questo anno si ritroveranno con il 66% di interessi in meno sui loro risparmi.non andiamo a Cipro non andiamo tanto lontano qui i prelevi forzati da noi sono gia’ cominciati con i soliti metodi italiani e cioe’ attraverso la non informazione e la disinformazione ,tanto i poveri italiani lo sapranno fra un anno.grazie per la cortese attenzione.

Grazie Massimo per il commento
Maurizio

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