
Intervista a Porta a Porta: siamo il partito dei moderati o degli estremisti?
Nella puntata di Porta a Porta di lunedì 7 ottobre, Bruno Vespa ha trasmetto le interviste ai minstri del Pdl del governo Letta. Ecco i miei interventi.
IL FUTURO DEL PARTITO
Non è in atto nessuna epurazione ma una riflessione seria: il partito in cui siamo è il partito dei moderati che rappresenta imprenditori, famiglie, giovani in cerca di un lavoro e una società che si mette al servizio dei cittadini e non viceversa o è il partito degli estremisti?
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RAFFAELE FITTO
Se Raffaele vuole come noi che una classe dirigente su cui il presidente Berlusconi ha investito e che ha formato possa prendere in mano in continuità con lui e con la sua azione la nuova Forza Italia, il nuovo grande partito dei moderati, credo che su questo si lavori insieme.
Se invece dobbiamo, come sempre, ridurre la politica al calcolo delle correnti e al confronto congressuale, credo che non abbiamo capito che cosa la gente ci chiede.
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LE INTERFERENZE DEL PD
Enrico Letta ha dichiarato che con il voto di fiducia in Senato “si è chiusa una stagione politica“. Chiedo con molta forza e rispetto che il Partito Democratico, il presidente del Consiglio Letta, il segretario del Pd Epifani, si occupino delle questioni interne al loro partito.
Mi sembra che ne abbiano: ad esempio la divisione lacerante di un congresso che dovranno celebrare. Invece lascino a noi con forza e con orgoglio di portare il nostro contributo da Popolo della Libertà e da parte di Berlusconi che ha fortemente voluto questo governo, a questo esecutivo nato in un momento eccezionale.
7 thoughts on “Intervista a Porta a Porta: siamo il partito dei moderati o degli estremisti?”
A me piacerebbe più un partito che riduca la personalizzazione del Capo chiunque sia
Bisogna anche aggiungere però che la carica di segretario di partito non è “a vita”, soprattutto perché l’on. Alfano a fine 2012 aveva ridotto i consensi al minimo storico. Non faccio polemica ma è un fatto innegabile l’incapacità dell’uomo di attrarre il ben che minimo consenso.
Troppo spesso si fa questa distinzione tra moderati ed estremisti con il chiaro intento di voler mettere all’angolo tramite un’etichetta (ingiusta) chi ha opinioni diverse. Le consiglio di leggere l’articolo di Marcello Veneziani “Ma che vuol dire moderati?” pubblicato dal “il Giornale” qualche giorno fa. Inoltre a fine 2012 on.Alfano (dopo aver ridotto al minimo i consensi) voleva fondare una lista, credo che si chiamasse “popolari italiani”, insieme a Lei, Formigoni, Lorenzin, Cicchitto, Sacconi e qualcun altro (legga il libro di Bisignani in proposito) per appoggiare Monti. Dopo il ritorno del Cavaliere ai primi di dicembre, siete tutti tornati all’ovile sapendo che avreste potuto prendere un passaggio per arrivare alla meta del parlamento, sfruttando il consenso elettorale di Berlusconi. Detto ciò ritengo che il Segretario debba imparare prima a guadagnarsi i voti (perché non fece più la sua lista?? sarebbe stato LEALE verso gli elettori) e a sapere che il peso politico dipende dal numero di elettori, e dati i risultati in sicilia ed in particolar modo Catania ci sta poco da aggiungere.
Questa nota riguarda l’IMU. Mio figlio vive e lavora a Roma in un appartamento ( in affitto) di circa 50 mq. Secondo il signore Migliore (SEL) se il reddito catastale supera i 750 € siamo in presenza di una abitazione di lusso e l’appartamento di cui sopra supera i 750€: prima di parlare sarebbe ottima cosa informarsi!
Caro Maurizio,
molti sono i problemi da risolvere: l’immigrazione in primis, l’occupazione giovanile, le tasse e, soprattutto, la dignità che l’Italia ha perso un po’ per l’immigrazione ma anche per la questione dei due marò del San Marco, tuttora detenuti in India: una vera vergogna per la nostra Nazione. Ho un marito militare e un figlio che milita nella Guardia Costiera, per cui la sorte di Massimiliano e Salvatore mi sta molto a cuore. So benissimo che il tuo attuale incarico non c’entra con la questione dei due marò ma da italiana ritengo che sia stato fatto troppo poco o quasi niente per riportarli Patria.
Caro Maurizio,
sono contraria per principio alle lotte intestine. La storia insegna che per vincere occorre unità d’intenti ed evitare le varie correnti. Le correnti sfasciarono la DC di De Gasperi. Mi auguro che le stesse non sfascino il PDL, voluto da Silvio Berlusconi. La Patria deve essere anteposta ai propri interessi e alle poltrone. Ascoltate le parole di una saggia tua/vostra sostenitrice, da sempre!
Cordiali saluti!
Adelina