Maurizio Lupi

 Uno sciopero da Paese incivile
Ottobre 3, 2012

Uno sciopero da Paese incivile

Il Corriere della Sera in prima pagina recita: “Uno sciopero così non è da Paese civile”. Perchè ciò che è accaduto ieri non può essere giustificato alla luce di un interesse di parte, anche se legittimo

LA PROTESTA > Da Venezia a Roma, Milano, Napoli e Bari, in tutta Italia è andato in scena il rituale dello sciopero che colpisce l’utenza e blocca le nostre città. Caos, disagi, addirittura paura per centinaia di passeggeri sequestrati nel metrò a Milano. Le ragioni contrattuali degli autoferrotranvieri non possono giustificare nulla di tutto ciò. Leggi “Uno sciopero così non è da Paese civile” via corriere.it

Corriere della Sera titolo sciopero trasporti paese incivile

IL MIO GIUDIZIO > La difesa di un legittimo interesse di parte, per esempio lo sciopero per il rinnovo del contratto, non può mai mettere a rischio il bene di tutti.
Leggi anche “Trenitalia e disagi: interpellanza per individuare i responsabili

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4 thoughts on “Uno sciopero da Paese incivile

Paolo Scottisays:

Premesso che ritengo il sindacato una componente di fondamentale importanza per il buon funzionamento del mondo del lavoro e per la difesa dei lavoratori, che a mio avviso non può che essere collettiva. Ritengo però altresì necessario che il sindacato modifichi la logica di seguire dei rituali ormai inutili se non dannosi. Lo sciopero può essere fatto in modo simbolico, per manifestare un disagio, magari si può pensare a gesti limitati ma eclatanti, per attirare l’interesse della stampa. Arrivare però a creare disagi generalizzati e gravi a cittadini incolpevoli, come i blocchi totali, è un gesto che non è tollerabile e che ci aliena la solidarietà della popolazione. Creare dei danni porta solamente a rendere più difficile l’opera di risanamento del paese, ritardando la diminuzione della spesa e la ripresa economica, vanificando i sacrifici che stiamo facendo per rimediare agli errori del passato, situazione che grava maggiormente sulle classi meno abbienti e i lavoratori dipendenti. Se poi questi sacrifici sono ingiusti, a tempo debito, si può anche ideare una class-action per denunciare chi ha generato gli sprechi e recuperare parte delle somme sui loro patrimoni da utilizzare per dare un’una-tantum a chi ha pagato tutte le tasse.

Franz Danesesays:

A cosa servono i sindacati se non a gestire in modo e maniera coerente le rivvendicazioni dei lavoratori e di conseguenza coordinare gli atteggiamenti di questi.Scioperi mal gestiti sono più pericolosi dei mali che si voglioni rivendicare. Urge un ridimensionametno dei segretari dei sindacati che oggi pensono di influenzare tutti e tutto e sono più bravi ad apparire in tv che a fare gli interessi degli iscritti.

Soprattutto perchè danneggiano solo i lavoratori stessi che non possono recarsi sul posto!

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